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Treviso torna in serie A, a porta San Tomaso la festa promozione

A partire delle 20.30 la squadra di coach Menetti potrà abbracciare i protagonisti del ritorno nella massima serie, dopo sette anni

Dopo i caroselli di lunedì sera, con i tifosi in corteo da Porta San Tomaso (dove era stato allestito uno schermo gigante per assistere alla partita con Capo d'Orlando) fino al Duomo, questa sera la città potrà abbracciare i giocatori della De Longhi e coach Menetti e festeggiare il tanto atteso ritorno in serie A1. Dalle 20.30, sempre a Porta San Tomaso, sarà allestito nuovamente un maxischermo ed un apposito palco su cui sfileranno i protagonisti di questa promozione che potranno finalmente essere abbracciati dai sostenitori trevigiani.

Dopo sette anni di assenza dalla massima serie Treviso torna dunque al vertice del basket nazionale: dopo i fasti della famiglia Benetton, disimpegnatasi nel 2012 dal basket, i tifosi sognano ora le grandi sfide che tra gli anni '90 e 2000 hanno infiammato il Palaverde. Anzitutto torna il sentitissimo derby con la Reyer Venezia (l'ultimo proprio sette anni fa), la storica sfida con Trieste (ricordate la Stefanel?) le "classiche" contro le bolognesi, Fortitudo e Virtus (già comunque affrontate in A2), con l'Armani Milano, Roma (tornata nella massima serie con Treviso e la Fortitudo), Pesaro (squadra contro cui Treviso vinse il primo tricolore) ma anche Cantu', Varese, Cremona, Avellino, Trento, Sassari, Brindisi, Reggio Emilia, Pistoia e Brescia. (foto di Paola Tonellato)

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«Il successo della De’ Longhi è quello di un’intera città, di un’intera provincia, che sette anni fa si è unita per ricostruire il sogno del grande basket ed oggi ci riesce. I miei complimenti alla squadra, al coach Max Menetti, allo staff tecnico, alla società e al Consorzio Universo Treviso, fatto di decine di aziende che hanno dato vita ad un’impresa unica in Italia». Così il presidente della Regione Luca Zaia commenta la vittoria in finale playoff di Treviso Basket, che ieri sera con il successo in gara3 a Capo d’Orlando sancisce il ritorno in SerieA per la prossima stagione. «Dopo sette anni, partendo dalla Promozione e dal parquet del Natatorium di Treviso, la squadra è ritornata nella massima Serie. Dopo l’abbandono della famiglia Benetton, si pensò a come far rinascere un sogno: si misero d’impegno alcuni imprenditori locali e le ex glorie del basket biancoverde, creando il Consorzio Universo Treviso. Un esperimento unico in Italia, nel quale il tessuto imprenditoriale della Marca ha creduto ed oggi vede il proprio grande e meritato successo centrando il secondo obiettivo stagionale assieme alla Coppa Italia. I miei complimenti a tutti coloro che hanno contribuito alla gioia di un’intera provincia, che si è vista ieri sera in città con il tripudio di migliaia di tifosi scesi in piazza davanti al megaschermo -conclude Zaia- Assieme all’Imoco Volley, ora anche la De’ Longhi riporta il grande sport a Treviso. Un successo costruito negli anni, non più frutto dell’impegno anche economico di un solo proprietario, ma risultato dell’impegno e della passione di un’intera comunità. Quella che da anni garantisce un Palaverde sold out ad ogni gara dei biancoblu».

«In queste ultime settimane abbiamo tifato, sofferto e gioito -spiega in una nota il sindaco di Treviso, Mario Conte- Ieri sera, però, la Treviso Basket ci ha regalato una soddisfazione immensa riportando la nostra città nella massima divisione. A nome di tutta l’Amministrazione comunale esprimo le più vive congratulazioni a questa realtà sportiva che, in soli 7 anni, è riuscita a creare, consolidare e lanciare in orbita un modello virtuoso. Capita spesso, infatti, di dire che “L’unione fa la forza”. Il Consorzio Universo Treviso è nato proprio nell’idea di concretizzare il celebre “proverbio”, portando nell’impresa i valori del fare spogliatoio, della lealtà e della collaborazione e nei Palazzetti il concetto di “fare impresa” e creazione di nuove sinergie di business. Il Consorzio ha poi trovato nella Treviso Basket di Paolo Vazzoler un sodalizio perfetto di solidità, attenzione nei confronti dei giovani, lungimiranza e passione: un mix esemplare a cui si è aggiunto gruppo di professionisti altrettanto forti, seri e convinti di poter realizzare il sogno.Proprio per questo motivo, ad inizio stagione, avevo avvertito il collega sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che presto ci saremmo incontrati per assistere al derby fra TVB e Reyer. E così è stato! Infine, desidero congratularmi con il mister Max Menetti, lo staff e tutti i giocatori per la gioia travolgente che hanno regalato alla Città: da tempo, a Treviso, non si vedevano migliaia di persone nelle piazze e sulle strade per celebrare un risultato sportivo. Tifosi pazzeschi, quelli trevigiani, che hanno sempre fatto sentire il proprio calore al Palaverde e hanno dimostrato che Treviso e l’Olimpo del basket non possono vivere in due mondi separati o paralleli. C’è poco da fare: Treviso ama il basket ma anche il basket ama Treviso».

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