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Manutenzione di scuole e strade: 10 milioni assegnati alla provincia di Treviso

“Si tratta di una decisione molto importante -commenta il presidente Marcon- perché finalmente non è un contributo annuale ma pluriennale, dal 2019 al 2033, che consente di tornare a programmare interventi di manutenzione, dopo diversi anni di sostanziale azzeramento»

In Conferenza Stato – Città e Autonomie Locali è stata sancita ieri l’intesa sul riparto dei 250 milioni di Euro che la legge di bilancio 2019 ha assegnato alle Province per il finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole. “Si tratta di una decisione molto importante – commenta il Presidente Marcon – perché finalmente non è un contributo annuale ma pluriennale, dal 2019 al 2033, che consente di tornare a programmare interventi di manutenzione, dopo diversi anni di sostanziale azzeramento».

«Non posso che essere soddisfatto nel constatare che la Provincia di Treviso risulta assegnataria della quota più elevata di contributo, pari ad Euro 9.881.102,51 annui. Tale risultato, in considerazione dei criteri previsti dalla legge, attesta che siamo stati la Provincia maggiormente penalizzata dalle manovre finanziarie, che ci hanno costretto a tagliare tutti i finanziamenti. Le quote maggiori sono state infatti assegnate a quelle Province che hanno dovuto maggiormente ridurre le spese per strade e scuole per effetto dei tagli alle risorse finanziarie». «Da Presidente UPI Veneto registro con soddisfazione l’attribuzione di circa 23 milioni e 200 mila Euro annui per le sei Province e non posso che ringraziare l’intera struttura dell’UPI, guidata dal Presidente Variati, che il 12 febbraio lascerà il suo incarico, per avere gestito al meglio la trattativa con il Governo».

«Siamo pienamente consapevoli che queste risorse, che consideriamo un importante obiettivo che siamo riusciti a raggiungere in questa Legge di Bilancio grazie al confronto avuto con il Governo, non sono ancora del tutto sufficienti a garantire a tutte le Province le risorse necessarie per assicurare la piena efficienza dei servizi. Ma rappresentano da qui al 2033 una voce stabile nel bilancio dello Stato, pertanto incrementabile negli anni a venire, e una misura strutturale che consentirà ai nostri enti di tornare finalmente a programmare gli interventi e di uscire dalla fase di incertezza che ha caratterizzato gli ultimi anni».

«Ci attende adesso un grande lavoro di progettazione e di realizzazione degli interventi, per recuperare oltre cinque anni di penalizzazioni, che hanno inciso pesantemente anche sulla dotazione organica. Possiamo ripristinare bene i servizi di sfalcio, il piano neve, e un piano di rifacimento pluriennale di segnaletica e asfaltature. Sarà necessario uno straordinario sforzo organizzativo, ma la struttura della Provincia ha sempre dato ottima prova di impegno ed efficienza anche nei momenti più difficili. La nostra prossima sfida a livello nazionale -  conclude Marcon - è di ridare piena dignità istituzionale alle Province, con il ripristino della rappresentanza democratica degli organi. Sarà uno dei temi che affronteremo il prossimo 12 febbraio a Roma al Congresso nazionale UPI, chiamato ad eleggere i nuovi organi».

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