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Sabato, 20 Aprile 2024
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Sui giovani la Cgil corregge Atalmi: «Sindacato è il tramite all’emancipazione»

Il segretario generale Vendrame: «Impreparati e disorientati nell’affrontare la complessità del mondo del lavoro di oggi, siamo qui per aiutarli»

«Giovani lavoratori impreparati e sempre più disorientati di fronte alle complessità del mondo del lavoro e con sempre meno tutele, è nostro compito quello di difenderli in ogni sede e accompagnarli in percorsi di crescita professionale e anche di emancipazione familiare». Per bocca del segretario generale Giacomo Vendrame, la segreteria confederale di Treviso in risposta alla CISL territoriale chiarisce la posizione della CGIL rispetto alle dichiarazioni di Nicola Atalmi, segretario della SLC CGIL, che non vede di buon occhio la presenza dei genitori dei giovani lavoratori agli incontri con il Sindacato.

Diversa la visione della CGIL provinciale che, nel registrare ormai da alcuni anni il fenomeno trasversale a tutte le categorie lo connota come figlio dei nostri tempi e legato alla maggiore complessità del mondo del lavoro che le giovani generazioni si trovano a dover affrontare, proiettati dentro dinamiche contrattuali e negoziali per le quali non sono preparati. «Spesso è proprio grazie all’intervento dei genitori, che magari in passato hanno avuto a che fare con la necessità di avere risposte da parte del Sindacato, che si avvicinano a noi per ottenere tutele, o anche solo informazioni – chiarisce Giacomo Vendrame, segretario generale CGIL Treviso –, ma dopo il primo incontro da parte dei giovani già si verifica un’assunzione di responsabilità, che incoraggiamo e supportiamo. Non dobbiamo mai dimenticare il ruolo educativo e sociale che le Camere del Lavoro sono chiamate a svolgere sul territorio. Proprio per questa ragione dobbiamo essere da stimolo e accompagnare i nostri giovani in percorsi di crescita professionale, ma anche di emancipazione nei confronti dei genitori. Un’emancipazione a cui noi contribuiamo attraverso la conoscenza dei diritti e doveri in campo lavorativo. Un’emancipazione che i giovani ci chiedono e che fa il paio alla ricerca della stabilizzazione occupazionale, sempre più difficile da raggiungere».

«Il mondo del lavoro negli ultimi dieci anni è totalmente cambiato, spiazzando chi ci entra ma anche chi, come i genitori, fa grande difficoltà a comprenderlo – continua Giacomo Vendrame – a capire perché il figlio non trova un lavoro stabile o perché non gli vengono riconosciuti quei diritti che venivano dati per scontati. E quanti sono i giovani che vanno all’estero per trovare quelle opportunità che qui da noi troppo spesso mancano. Sbagliati dunque i luoghi comuni sui giovani. Siamo di fronte ad una complessità sulla quale non si possono operare facili semplificazioni – conclude Vendrame –, lontane dall’essenza stessa della CGIL, che nella solidarietà intergenerazionale vede una risorsa non un problema».

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