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Mille firme per chiedere alla Ulss 2 l'aumento dell'indennità notturna

Ampia mobilitazione per la petizione lanciata dalla Cisl Fp Belluno Treviso. L'Ulss 2 però spiega: la tariffa (oltre 26 euro per turno notturno) è prevista nel contratto nazionale sottoscritto dal sindacato lo scorso anno

Meno di 15 euro netti di indennità per garantire diagnosi, cure e assistenza ai pazienti durante la notte. Raccolta firme fra i lavoratori della Ulss 2 Marca Trevigiana per chiedere all’Azienda sanitaria l’aumento dell'indennità di turno notturno del personale ferma dal 2003. Hanno aderito già in 1.100 fra infermieri, operatori socio-sanitari, addetti all’assistenza, ostetriche, tecnici di radiologia e di laboratorio alla petizione lanciata dalla Cisl Fp Belluno Treviso per rivendicare l’applicazione del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro 2016-2018, che prevede la possibilità di aumentare a livello aziendale alcuni istituti economici. L’indennità per le notti attualmente riconosciuta dall’azienda socio-sanitaria trevigiana è ferma a 2,40 euro lordi all’ora da ben 16 anni. Il che significa che per un turno notturno in Pronto Soccorso e nei reparti che garantiscono assistenza e cura ai cittadini 24 ore su 24 il personale sanitario chiamato a lavorare nelle 8 ore di turno della notte riceve un indennizzo inferiore ai 15 euro netti.

«Una somma irrisoria, mai rivalutata dal 2003 ad oggi -spiega Paolo Cendron della Cisl Fp, responsabile sindacale per il Distretto di Treviso dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana- che non dà il giusto riconoscimento ai circa 2.200 lavoratori e lavoratrici del comparto che affrontano i turni notturni in un contesto professionale e organizzativo reso complesso anche dalla carenza di personale che affligge la Ulss territoriale, con conseguenti richieste di doppi turni, sostituzione ferie e continue emergenze per far fronte alla carenza di organico. Le graduatorie da cui attingere per le assunzioni a tempo indeterminato degli assistenti socio-sanitari sono esaurite da due anni e nei reparti mancano ben 150 OSS, che ci si augura saranno assunti nei prossimi mesi quando sarà finalmente fatto il nuovo concorso a livello regionale».

In relazione alla petizione lanciata dalla Cisl per l’aumento dell’indennità notturna, l’Ulss 2 precisa quanto segue: I valori economici previsti per le diverse indennità riconosciute al personale dipendente, sono fissati dalla contrattazione collettiva nazionale che, per quanto riguarda il turno notturno lo determina in euro 2,74 all’ora per turni di otto ore, pari quindi ad un totale di euro 21,92. A tale quota poi va aggiunta quella prevista per i turnisti su tre turni, pari ad euro 4,49 a giornata che, sommata alla precedente, dà un totale di 26,41 euro per ogni turno notturno. Tali indennità sono state confermate negli importi anche dall’ultimo contratto collettivo nazionale sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali in data 21 maggio 2018, che non prevede, per l’indennità di turno notturno, la facoltà per le Aziende Sanitarie di modificare i valori economici stabiliti a livello nazionale. Nel caso in cui, invece, il contratto nazionale preveda la possibilità di rivedere a livello aziendale quanto stabilito in tema di indennità, come nel caso della pronta disponibilità, l’azienda Ulss 2 è intervenuta immediatamente elevando a euro 25 il valore minimo previsto di 20,66 euro a turno. Si ribadisce che non esiste carenza di organici per il profilo di Operatore Socio Sanitario, dato che a fronte di n. 70 cessazioni nell’anno 2018, l’Ulss 2 ha assunto n. 107 operatori. Per compensare eventuali richieste di doppi turni, non dovute, quindi, a carenze di organici bensì ad assenze improvvise, l’Ulss 2 da tempo ha avviato alcune progettualità, condivise con le organizzazioni sindacali, che prevedono un ulteriore corrispettivo economico.

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