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Sabato, 20 Aprile 2024
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I tirocini solo una perdita di tempo? La nostra esperienza è diversa

Una risposta alla lettera dell'imprenditore sull'inutilità dei tirocini

TREVISO E’ decenni che la nostra scuola organizza gli stages e nella grande maggioranza si tratta di una esperienza utile per gli allievi e per le stesse imprese. Quando si parla di tirocini o alternanza scuola-lavoro si deve poi precisare di cosa si sta parlando, perché le tipologie possono essere alquanto diverse. Si può andare dalle poche settimane, ad uno o due mesi oppure anche ai due giorni alla settimana per tutto l’anno formativo dell’”alternanza rafforzata” della sperimentazione del sistema duale, dove gli allievi vivono metà del loro percorso formativo in azienda. Ogni scuola sceglie il modello in base alle caratteristiche del suo percorso e delle aziende del suo territorio.

E’ chiaro che minori sono i tempi e minori sono le possibilità sia per gli studenti di apprendere sia per le imprese di vedere i ritorni dei loro insegnamenti. Si può dire che per i ragazzi più giovani e con periodi di tempo brevi l’esperienza in azienda può costituire un primo sguardo nel mondo del lavoro, dove poter osservare e comprendere le principali dinamiche organizzative delle imprese. Diversamente le esperienze in azienda più lunghe, consentono di apprendere maggiori competenze e consolidarle avendo il tempo adeguato per metterle in pratica; si possono creare inoltre relazioni con i colleghi e sviluppare le competenze trasversali, come quelle legate alla comunicazione e al lavoro in team. Credo debba essere chiaro ad allievi, famiglie e aziende che l’esperienza di studenti in azienda è un investimento per il futuro di tutti: per i ragazzi che possono apprendere in modo diverso e in situazioni reali e alle aziende che stanno contribuendo alla formazione delle nuove generazioni, avendo anche la possibilità di conoscere meglio potenziali futuri dipendenti o collaboratori. Non è infatti un caso se molti studenti vengono successivamente contattati dalle aziende in cui hanno svolto gli stages.

Se da un lato il ritorno in termini di apporto all’attività lavorativa dipende dalla durata dell’esperienza e dalle caratteristiche dei singoli allievi, va in ogni caso apprezzata la disponibilità delle aziende che dedicano attenzione e impegno collaborando con le scuole. Dai questionari compilati dalle aziende a conclusione dei tirocini e delle alternanze emergono inoltre elementi importanti per poter migliorare e aggiornare la preparazione degli studenti, un passo importante perché la scuola sia consapevole delle scelte in merito all’offerta formativa che propone. Da questi questionari ad esempio sono emersi giudizi positivi riguardo agli atteggiamenti ed i comportamenti degli allievi durante l’alternanza.

E’ chiaro che può accadere che le cose non vadano per il verso giusto e ci siano allievi che non riescano ad inserirsi positivamente e che ci siano realtà aziendali talvolta ostiche. Per questo è rilevante che l’alternanza sia organizzata opportunamente, con una adeguata fase di preparazione, di tutoraggio e di rilettura dell’esperienza al termine, che possa coinvolgere tutti gli attori in gioco. L’azienda è una organizzazione che oltre ad essere luogo di lavoro delle persone contribuisce con molti aspetti alla vita della comunità in cui si trova e partecipare anche all’aspetto formativo è sicuramente un rilevante valore aggiunto per il proprio territorio. Il primo articolo della Costituzione afferma che il lavoro è il valore centrale si cui fonda il nostro Paese e poterlo vivere concretamente durante gli studi in una situazione strutturata e protetta può costituire una esperienza fondamentale.

Andrea Michielan

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