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“Torneranno gli alberi?”

Paola Favero al Rotary Club Treviso: la nota forestale riflette sui segnali ambientali degli eventi del 29 ottobre scorso. Al ristorante Al Migò, martedì 15 gennaio, ore 20, solo su prenotazione

Un nuovo appuntamento aperto al pubblico per il Rotary Club Treviso, che martedì 15 gennaio (ore 20) invita tutti gli interessati a partecipare alla conferenza-conviviale con Paola Favero al Ristorante Al Migò di Treviso, per condividere con la nota forestale - alpinista, scrittrice di montagna e appassionata divulgatrice di cultura ambientale - informazioni, riflessioni e ipotesi sul futuro dopo il grande disastro avvenuto nelle nostre montagne il 29 ottobre scorso. Un evento che Favero considera un “un indiscutibile segnale dei cambiamenti climatici in atto””.

La serata, dal provocatorio titolo “Torneranno gli alberi?” consentirà l’ascolto e il confronto di e con un’autentica esperta di boschi ed alberi, che ad essi dedica la propria vita professionale e personale, per riflettere sul pericolo che l’ambiente naturale ha denunciato con il crollo di migliaia di alberi che non costituiscono solo un milione e mezzo di metri cubi di legno spaccati, ma di un certo modo di vivere e condividere la montagna e le sue foreste. Il prossimo appuntamento sui temi ambientali è già fissato per martedì 19 febbraio, con una conferenza del prof. Carlo Carraro, Presidente della European Association of Environmental and Resource Economists (EAERE), già rettore dell’Università Ca’ Foscari dove ora è ordinario di Economia Ambientale. Per partecipare alla serata (costo euro 30, cena inclusa), è necessaria la prenotazione al tel. 348 0437010 (Laura).

«Dopo il 29 ottobre, abbiamo ritenuto opportuno calendarizzare una serie di appuntamenti pubblici su questo tema – spiega la presidente del Rotary Club Treviso, Marina Grasso – per non considerarlo solo una ‘sfortuna dettata dal maltempo’ ma un segnale ambientale chiaro e grave. Abbiamo così rivoluzionato l’agenda degli incontri pianificati e abbiamo immediatamente preso contatto con Paola Favero che ci ha anche aiutato a capire come potevamo essere utili in modo mirato. È stata lei ad indicarci  come prioritario recuperare tutto il legno caduto nel più breve tempo possibile, per sottrarlo al deterioramento dell’inverno, anche per evitare che il legno deperiente favorisca la proliferazione di insetti pericolosi anche per le piante rimaste in piedi. Volendo realizzare un preciso progetto di aiuti e non una generica raccolta di fondi, le abbiamo anche chiesto di fornirci i nominativi di soggetti impegnati attivamente in queste operazioni, e intanto abbiamo iniziato una raccolta fondi spontanea nel Club, poiché il budget annuale per i progetti di servizio da noi programmati era già tutto impegnato. Alla pronta risposta dei nostri soci si è aggiunta quella del Governatore del Distretto Rotary 2060 - quello che coordina gli 89 Rotary Club del Triveneto – che ci ha offerto il suo sostegno,  e un’importante azienda produttrice di motoseghe, la Stihl, ci ha proposto dei preventivi particolarmente agevolati. Poi, come sempre succede, ‘da cose buone nascono cose buone’ e persino il rivenditore di attrezzature, Alessandro De Nardin della Dna di Agordo, ci ha aiutati a trovare tempestivamente le migliori macchine e ad incrementare la fornitura. Risultato: abbiamo potuto acquistare quattro grandi motoseghe professionali, un verricello fondamentale per il trasporto del legno tagliato e tanti altri materiali di ricambio e di lavoro per un valore di numerose migliaia di euro che abbiamo potuto recapitare direttamente sabato 24 novembre ai Volontari dei Vigili del Fuoco di Canale d’Agordo, quasi increduli degli aiuti provvidenzialmente arrivati dopo settimane di lavoro durissimo in condizioni di grande emergenza, che ha messo a dura prova anche le attrezzature in loro possesso».

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E non è tutto, perché – sensibilizzata dall’impegno del Rotary Club Treviso e dai numerosi contatti con esso per realizzare la miglior fornitura, la Stihl ha poi pensato di continuare a interessarsi all’Agordino, realizzando per proprio conto una nuova donazione ed avvisando il Club Trevigiano di questo, affermando – si legge nella comunicazione ufficiale – che “Senza il vostro sollecito non ci saremmo probabilmente mossi adeguatamente. Per questo ringraziamo il Club per l’impegno e l’attenzione dimostrata rispetto alla causa in oggetto: davvero siete stati di ispirazione come recita il vostro motto”.

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