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Arrivano i "rinforzi" alla polizia trevigiana: quattro poliziotti

Duro attacco della segreteria provinciale del sindacato di polizia COISP di Treviso al Questore Vito Montaruli

In questi giorni il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha disposto i trasferimenti e le assegnazioni di poliziotti a livello nazionale e a Treviso ha mandato due poliziotti in Questura e due nelle specialità. Certamente dopo le dichiarazioni del Questore: la situazione a Treviso sta fortemente migliorando, lo strumento informatico farà recuperare il personale da dietro le scrivanie e dagli archivi, per sopperire alla carenza di unità e combattere l'ondata di furti che ha colpito la provincia il Reparto prevenzione crimine permetterà di mantenere inalterata se non aumentata l’efficienza della struttura, non potevamo aspettarci qualcosa di diverso. Con le sue dichiarazioni, il responsabile dei Poliziotti di Treviso oltre che denigrare la loro professionalità e il loro sacrificio ha soffocato totalmente la loro richiesta di aiuto. Prima dell’arrivo del dr. Montaruli, nei corridoi della Questura si vociferava che sarebbero arrivati addirittura 20 poliziotti. Oggi, vista la tanto decantata sicurezza della provincia di Treviso, il Ministero dell’Interno si è ben guardato dal rinforzare Questura e Commissariato di Polizia di Conegliano oltre che le specialità. Poco conta se in un mese in questa provincia siano stati commessi più di 250 furti o almeno questi sono quelli che ci sono stati segnalati. Importa ancora meno che, a differenza di ciò che ha asserito, nella Questura di Treviso sono pochissimi i poliziotti assegnati alle attività burocratiche e/o investigative e che all’ufficio passaporti vi sono solo due poliziotti che, giornalmente, sono sottoposti ad uno stress psicofisico totale a causa delle corse che devono fare per sopperire alle esigenze dell’utenza. Certamente visto che l’ufficio passaporti ha una corsia riservata ai Vip e a pochi cittadini che hanno urgenze, chi potrebbe avere voce in capitolo non ha motivo di lamentarsi.

Il dottor Montaruli quando ha dichiarato di voler recuperare il personale da dietro le scrivanie, se n’è totalmente infischiato del fatto che gli addetti al controllo, rilascio porto e ritiro armi, controllo guardie particolari giurate, controllo dei locali aperti al pubblico ed altro, sono solo due ed attualmente hanno accumulato un ritardo anche di un anno per le attività a loro demandate. Ha dimenticato che a Conegliano devono fare i salti mortali per formare una volante h/24 e ci fermiamo nell’elencare le problematiche in atto per motivi di sicurezza. Quelle dichiarazioni che a nostro parere sono state solo denigranti per tutti noi poliziotti che giornalmente diamo il massimo per riuscire ad concedere il minimo, non potevano far altro che bloccare l’assegnazione di poliziotti a Treviso. Non sta a noi ricordare a chi comanda che, chi è abituato a delinquere conosce benissimo le forze che riusciamo a portare in strada e le condizioni in cui siamo costretti a lavorare per bloccare i delinquenti e, tutelare le vittime di violenza con le attività info-investigative che vengono fatte dietro la scrivania. Viste le dichiarazioni del responsabile della Questura di Treviso e la mancata risposta del Ministero dell’Interno, non ci resta altro che denunciare pubblicamente la situazione a Treviso, chiedendo aiuto a tutti i cittadini che vogliono far sentire la loro voce insieme a noi, anche arrivando a scendere in piazza insieme.

La Segreteria Provinciale del COISP di Treviso

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