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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Da Madrid a Treviso per la specializzazione in Radiologia

Il professionista interessato è la dr.ssa Olaya Fernandez Nieto, 27enne specializzanda alla Fondation Imenez Diaz della capitale iberica

TREVISO Da Madrid a Treviso per la specializzazione in Radiologia. Per la precisione, per approfondire l’utilizzo dei mezzi di contrasto specifici per il fegato, che consentono una migliore diagnosi epatica e di cui il reparto trevigiano, diretto dal dr. Giovanni Morana, ha una esperienza riconosciuta a livello internazionale. Il professionista interessato è la dr.ssa Olaya Fernandez Nieto ventisettenne specializzanda alla Fondation Imenez Diaz della capitale iberica. L’organizzazione spagnola degli studi di specialità, consente agli specializzandi di frequentare fino a tre o quattro mesi in una struttura esterna. La dr.ssa Nieto ha scelto di trascorrerli all’ospedale di Treviso.

La Radiologia del Ca’ Foncello è collocata all’interno di un circuito internazionale di relazioni scientifiche e ha spesso presenze straniere a fianco dei suoi professionisti. La scelta da parte della dr.ssa Nieto, però, è avvenuta autonomamente sulla base di una ricerca personale. “Frequento l’ultimo anno di specialità a Madrid – racconta - e tramite alcuni colleghi ho avuto occasione di leggere e approfondire alcuni testi su esperienze del dr. Morana. Il risultato è stato un grande interesse su come viene trattata a Treviso la diagnostica addominale e il desiderio di conoscere da vicino la realtà in cui questi lavori erano stati prodotti. Ho scritto una mail chiedendo se era possibile frequentare qui alcuni mesi per completare i miei studi di specialità. Ho ricevuto risposta positiva e ora sono a Treviso”.

La Radiologia trevigiana è nota in Spagna; il dottor Morana è stato più volte a convegni in Spagna dove è membro onorario della Società Spagnola di Diagnostica Addominale.  “Ho accolto con soddisfazione la richiesta della dr.ssa Nieto – sottolinea -. E’ arrivata al Ca’ Foncello il primo luglio e si fermerà fino a fine settembre; segue l’attività diagnostica e tutta la parte formativa insieme ai colleghi italiani. Avendo libero accesso all’archivio dei casi per motivi di studio, sta approfondendo le sue conoscenze sull’impiego dei mezzi di contrasto epatospecifici.  Sono convinto che potrà portare in patria nuove conoscenze utili ad un reciproco scambio scientifico. Ormai è quasi banale dire che i rapporti internazionali sono essenziali nel nostro lavoro, ma lo sono sempre di più a livello planetario. Da due anni il nostro reparto è tra i protagonisti del Marco Polo Meeting, un gruppo di lavoro con radiologi della Cina. Inoltre, a fianco di quelli provenienti da varie zone d’Italia, abbiamo già avuto specializzandi dalla Serbia e a settembre ne arriverà anche uno dal Cile”. La Radiologia del Ca’ Foncello conta oltre 140.000 esami all’anno. E’ particolarmente affermata per l’attività di imaging con risonanza magnetica addominale, la radiologia interventistica vascolare ed extravascolare, i trattamenti percutanei del tumore.

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