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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Abbandoni zero: al via il progetto per abbattere il fenomeno

Tra le varie misure c'è l'applicazione delle fototrappole, sistemi di videosorveglianza soprattutto per controllare punti particolarmente sensibili

“Abbandoni Zero” è il progetto articolato messo in campo nel 2015 dal Consiglio di Bacino Priula per combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti presente in tutti e 49 comuni serviti. Oggi la presentazione e l’analisi dei dati dei Comuni di Casier, Casale sul Sile, Preganziol e Treviso. Nel 2014 il dato complessivo dell’abbandono dei rifiuti sull’intero territorio servito (49 comuni) si attestava a 620.060 kg, lo 0,1 kg/abitante al mese, oggi si parla di 471.680 kg e dello 0,07 kg/abitante al mese, in generale – 150 tonnellate di rifiuti abbandonati, equivalenti a un calo del 23% in peso. 369 sono state le sanzioni complessive emesse nel 2018.

Questi i dati evidenti emersi negli incontri che si stanno concludendo in queste settimane nei Comuni serviti da Consiglio di Bacino Priula. All’incontro di oggi hanno partecipato, oltre al direttore del Consiglio di Bacino Priula Paolo Contò anche i sindaci di Casale Stefano Giuliato e di Preganziol Paolo Galeano, l’assessore all’Ambiente di Treviso Alessandro Manera e il vicesindaco all’ambiente di Casier, Andrea Marton. A presentare i dati il responsabile degli Ecovigili, Dario Pozzobon. Presente anche il presidente di Contarina Sergio Baldin che ha collaborato nel progetto.

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I DATI Nello specifico, sempre sull’intero territorio i rifiuti abbandonati nei cestini dell’intero bacino nel 2015 sono stati pari a 1.641.060 kg, 0,25 kg/ab al mese, nel 2019 sono stati 1.140.280 kg (0,17 kg/ab al mese), ossia meno 500 ton di rifiuti conferiti nei cestini. Per quanto riguarda le utenze sprovviste di contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani, nei 4 Comuni oggi presenti si è passati da 1922 utenze a 171 nel 2019 del 2019 grazie al Progetto “Utenze senza contenitori”, ossia sono state ridotte del 90% le posizioni non regolarizzate. E se nel triennio 2013-2015 erano 5.514 le utenze che non avevano mai effettuato svuotamenti, dall’avvio progetto ad oggi (2015-2019) le stesse si sono ridotte del -94%.

«I dati evidenziano come i rifiuti abbandonati rappresentino circa lo 0,23% del totale dei rifiuti raccolti: una quantità davvero limitata che dimostra la mancanza di coscienza civica di pochi, ma a volte anche la poca conoscenza del sistema tariffario da parte di chi abbandona, mentre in altri casi l’abbandono è associato alla presenza di situazioni di disagio e di mancanza di integrazione sociale -ha commentato il direttore del Consiglio di Bacino Priula, Paolo Contò- Il fenomeno si è ridotto drasticamente dopo l'avvio del porta a porta con tariffa puntuale, che favorisce la responsabilità e la tracciabilità del rifiuto prodotto e introduce il concetto di materia recuperabile, ma resta comunque ancora presente soprattutto in alcune fasce di cittadini. Per esempio, contrariamente a quanto si pensa, non si abbandona solo il secco non riciclabile, anzi: il secco costituisce solo il 5% del contenuto dei rifiuti abbandonati. I restanti sono rifiuti riciclabili, che si possono differenziare tranquillamente a casa e di cui non si paga lo svuotamento. L'obiettivo è quello non solo di contrastare ulteriormente il fenomeno “culturale” dell’abbandono dei rifiuti ma anche di analizzarlo per poter intervenire anticipatamente».

«Sono soddisfatto per il lavoro svolto a oggi -ha affermato Stefano Giuliato, sindaco di Casale sul Sile- perché noi sindaci dobbiamo rispondere alle criticità che ci vengono segnalate dai cittadini anche per quanto riguarda l'abbandono dei rifiuti». «Incontro interessante per la consapevolezza che si può far passare il messaggio che stiamo lavorando in maniera sistematica e questo ci premia con risultati positivi»: ha commentato il vicesindaco di Casier, Andrea Marton. «La presentazione di oggi -interviene Paolo Galeano, sindaco di Preganziol - rappresenta una base conoscitiva fondamentale per comprendere il fenomeno e individuare le successive azioni». «Ottimo lavoro svolto in accordo con Priula e Contarina -ha affermato Alessandro Manera, Assessore all'Ambiente di Treviso- Dal lavoro presentato si evidenziano alcune criticità della Città di Treviso dovute ad un’utenza diversa. Accanto alle azioni di educazione ambientale e di controllo, che devono essere sempre più tecnologiche, sono importanti anche quelle di tipo sanzionatorio riferite sia all’abbandono ordinario sia, nello specifico, a quello nei cestini che li rende di fatto inutilizzabili».

LE ATTIVITA’

Nel progetto sono state individuate diverse attività da svolgere in maniera sistematica:

- Controlli eseguiti dagli Ecovigili in capo al Consiglio di Bacino Priula – sopralluoghi, indagini e verifica delle utenze che non hanno mai ritirato i contenitori per la raccolta o che non hanno mai svuotato il contenitore del secco negli ultimi anni.

- Applicazione di sistemi di videosorveglianza soprattutto per controllare punti particolarmente sensibili.

- Campagna di sensibilizzazione “beccato!”.

- Progetto “Utenze senza Contenitori” e Progetto “Svuotamenti Zero attraverso i quali sono state individuate e poi sollecitate quelle utenze che non avevano ancora ritirato i contenitori per la raccolta e in caso di mancata regolarizzazione della posizione sono state effettuate sanzioni.

- Erogazione di sanzioni, in casi persistenti di accertamento sicuro del trasgressore e di recidività.

I cittadini hanno un ruolo fondamentale nella lotta contro l’abbandono dei rifiuti: è possibile segnalare un abbandono chiamando il numero verde 800.07.66.11 o tramite il sito www.contarina.it o ContarinApp.

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