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Martedì 5 febbraio sciopero di 24 ore dei lavoratori Mom

Il sindacato generale di base: «Protestano perché l’azienda, di fatto, non ha mai veramente avuto la volontà e l’intenzione di riconoscere, ai lavoratori MoM, il premio di risultato»

Martedì 5 febbraio i lavoratori MoM, per l’ennesima volta, costretti ad incrociare le braccia per protestare contro la Direzione Aziendale, oltre che inadeguata, inaffidabile in quanto incapace di rispettare gli accordi sottoscritti tra le parti. Questa Direzione, oltre a non riuscire ad avere una corretta e proficua relazione sindacale con le OO.SS., è incapace, per propria volontà, di rispettare gli accordi sottoscritti a partire  dall’accordo di secondo livello, testo unico di MoM, che con grande impegno e sforzo delle parti (azienda e OO.SS.), ha saputo mettere insieme le quattro aziende di trasporto pubblico della marca Trevigiana (Actt, La Marca, Ctm e Atm). Nello specifico protestano contro l’azienda non rispettosa di quanto previsto all’art. 66 del TUI, dove è scritto che ogni tre anni le indennità (produttività giornaliera, agente unico, lavoro domenicale, reperibilità, spostato riposo, vendita biglietti, ticket restaurant, autosnodato, rischio mezzo proprio ecc…) devono essere riveste e adeguate. Rammentiamo che il Testo Unico Integrato è entrato in vigore nel 2014, e da allora non è stata rivista alcuna indennità.

Protestano perché l’Azienda, di fatto, non ha mai veramente avuto la volontà e l’intenzione  di riconoscere, ai lavoratori MoM,  il Premio di Risultato (PDR), ricordiamo che dal 2014 ad oggi i lavoratori MoM non hanno più percepito alcun riconoscimento economico. Solo chiacchiere e promesse poi disattese. Lo stesso discorso vale per l’inadeguatezza delle percorrenze (urbane ed extraurbane), da anni stiamo denunciando che le stesse sono inadeguate alla mole del traffico attuale, se a questo si aggiungono anche gli interventi fatti dall’Amministrazione Comunale di Treviso con l’istallazione dei dissuasori e i limiti di velocità imposti per lunghi tratti sui percorsi degli autobus, ognuno  è in grado di comprendere le condizioni in cui si trovano ad operare gli autisti. Inoltre si chiede che nella riorganizzazione delle linee (vedi progetto presentato) il Comune di Vittorio Veneto, tenga nella dovuta considerazione la necessità di adeguare, anche in questo caso, i tempi di percorrenza delle stesse, infatti non è più accettabile che si preferisca remunerare dei tempi al posto di modificare la percorrenza, la sicurezza non ha prezzo!

Altro punto motivo del contendere è il fatto che ancora oggi, per l’ottusità e la chiusura della Direzione, non abbiamo ancora risolto le problematiche legate ai turni di servizio, sopratutto le problematiche di interpretazione dei turni festivi del servizio urbano, dove furbescamente l’azienda si tiene ben stretto il risparmio economico ottenuto, ma applica a sua modo le regole per la loro composizione. Per ultimo, ma solo per l’ordine cronologico, rimangono da risolvere le problematiche dei lavoratori Part Time ultimi assunti.

Il sindacato generale di base

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