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Gala di riapertura del Teatro Comunale, sul palco il tenore Sartori e la Filarmonia Veneta

Grande attesa per l'artista trevigiano: «L’emozione di tornare a Treviso dopo oltre dieci anni è davvero grande anche più che all’apertura della stagione alla Scala»

Un grande ospite, un intenso viaggio in 150 anni di musica e storia cittadina: il cartellone promosso dal Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con l’associazione trevigiana Musincantus rende omaggio all’ultimo secolo e mezzo del tempio culturale trevigiano, distrutto da un incendio nel 1868 e riaperto l’anno successivo. «L’emozione di tornare a Treviso dopo oltre dieci anni è davvero grande, – confessa Sartori – anche più che all’apertura della stagione alla Scala». Sono ancora disponibili i biglietti.

Il 150enario della riapertura del Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso sarà celebrato con due grandi ritorni in città: sabato 5 ottobre alle 20.45 protagonisti del Gala di riapertura del Teatro Comunale di Treviso, evento inaugurale di Autunno musicale, la stagione concertistica promossa dal Comune di Treviso e il Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con l’associazione trevigiana Musincantus, saranno Fabio Sartori, tenore trevigiano di fama internazionale (ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala interpretando il ruolo di Foresto nell’Attila) che mancava da molti anni dal palcoscenico più prestigioso della città, e l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, orchestra stabile del Teatro Comunale di Treviso costituitasi poi come organismo autonomo e ora di nuovo “a casa”.

“L’emozione di tornare a Treviso dopo oltre dieci anni è davvero grande, – confessa Fabio Sartori – anche più che all’apertura della stagione alla Scala”. Sartori e la Filarmonia Veneta, della quale è maestro concertatore e direttore Mario Titotto, proporranno un emozionante viaggio musicale negli ultimi 150 del Teatro Comunale, pensato e condotto da Elena Filini, ripercorrendo le tappe fondamentali della lunga storia del palcoscenico cittadino.

Si inizierà con un omaggio a Giuseppe Verdi, autore molto rappresentato a Treviso: l’orchestra eseguirà la Sinfonia dall’opera Luisa Miller e il Preludio di Attila, quindi entrerà in scena la potente voce di Fabio Sartori, che interpreterà Ah, la paterna mano, tratta dal Macbeth, e a seguire La mia letizia infondere da I Lombardi alla prima crociata. Teatro di tradizione e voce verdiano nel mondo: così l'eredità cutlurale del Comunale di Treviso si salda al percorso di Fabio Sartori

Immancabile sarà poi il tributo a Gioacchino Puccini, compositore con cui Treviso ha sempre avuto un legame speciale, culminato nel 1974 ( a 50 anni dalla scomaprsa del compositore, avvenuta a Bruxelles nel 1924) con l’esecuzione dell’opera omnia: l’orchestra eseguirà l’Intermezzo di Manon Lescaut, l’Addio fiorito asil da Madama Butterfly e, in chiusura, Sartori canterà E lucevan le stelle, da Tosca.

Non mancheranno l’Ouverture della Carmen di Georges Bizet che a Treviso nella regia di Ugo de Hana fece scandalo,  all’Ouverture de Le Nozze di Figaro di Amadeus Wolfang Mozart (per ricordare quella straordianria fucina di talenti che fu la Bottega di Peter Maag) e l’Intermezzo della Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni (omaggio alla visita a Treviso del celebre compositore). Sartori interpreterà quindi Vesti la giubba, da Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, e chiuderà l’orchestra con Valse, tratto da Faust di Gounod, l’opera che inaugurò nel 1869 la riapertura del Teatro Comunale e l’ultima in concorso al Toti dal monte prima della chiusura nel 1998.

Il filo conduttore della serata inaugurale e dell’intero cartellone, che non a caso riprende il nome storico della stagione concertistica e operistica trevigiana che aveva l’obiettivo di invogliare i villeggianti veneziani a prolungare la propria permanenza in città, è riscoprire e valorizzare la storia e il dna del Mario Del Monaco.

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