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Videosorveglianza, dal Viminale in arrivo per Treviso 48mila euro

Il sindaco Mario Conte: «Questi fondi ci permetteranno di concretizzare progetti di fondamentale importanza per la sicurezza della nostra»

Altri venti milioni per la videosorveglianza. Sono messi a disposizione dalla legge di conversione del Decreto Semplificazione (appena definitivamente approvata), e andranno a finanziare 216 progetti di altrettanti Comuni, con lo scorrimento della graduatoria dell'ultimo bando 2017-2019. Tra gli altri, i fondi arriveranno, ad Alessandria, Asti, Catania, Como, Fermo, Firenze, Foggia, Genova, Gorizia, Grosseto, Pescara, Prato, Treviso. Non solo. Per il triennio 2020-2022 sono già previsti nuovi bandi, come annunciato dal Viminale, e che metteranno a disposizione altri 80 milioni di euro sull'intero territorio nazionale.

«L'ultimo bando per la videosorveglianza aveva previsto meno di 40 milioni. I Comuni li stanno ricevendo in queste settimane ma abbiamo
subito messo a disposizione altri 20 milioni per coprire le esigenze di altri enti locali esclusi, con un incremento di circa il 50%: i fondi che avevamo ereditato erano troppo pochi. Infatti, siamo pronti a investirne anche altri 80 per il triennio 2020-2022 grazie al Decreto Sicurezza. L'attenzione per il contrasto alla illegalità anche nei piccoli centri è un cambio di rotta evidente. E i sindaci, in virtù del Decreto sicurezza, tornano protagonisti. Dalle parole ai fatti»: commenta il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

I fondi saranno così ripartiti: Alessandria riceverà 190.000 euro, ad Asti 180.000 euro, a Catania 800.000 euro, Como 31.000 euro, Fermo 24.400 euro, Firenze 400.000 euro, Grosseto 276.610 euro, Prato 141.067 euro, Foggia 474.204 euro, Genova 347.400 euro, Gorizia 28.475 euro, Pescara 904.392 euro e Treviso 47.763 euro.

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