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Vasca di laminazione sul torrente Curogna, bocciatura del Comitato tecnico

Parere negativo del Comitato VIA sulla costruzione della vasca di laminazione nel territorio Pederobba. Esultano il consigliere regionale Zanoni e l'onorevole Federico D'incà

«La risposta del Comitato VIA sulla bocciatura della realizzazione della vasca di laminazione della cava di Curogna è un’ottima notizia per l’ambiente e per l’intero territorio». Federico D’Incà, deputato del Movimento 5 Stelle, esprime soddisfazione in merito al parere fornito dal Comitato tecnico regionale per la Valutazione impatto ambientale che, lo scorso 5 giugno, ha sostenuto l’inutilità dell’opera ma anche la valenza ambientale e paesaggistica del territorio in comune di Pederobba. 

«Da tempo – prosegue D’Incà – il coordinamento ambientalista si è battuto contro un progetto nato nel 2014 con un bando comunale per fronteggiare un’emergenza idraulica, in cui l’azienda appaltatrice aveva proposto prima una vasca di laminazione e poi una cava di argilla. Le valutazioni presentate nel corso del tempo dalle associazioni si sono rivelate fondate e adesso, finalmente, la risposta del Comitato VIA parla chiaro: il progetto non è compatibile con l’ambiente». In attesa del parere definitivo della Regione Veneto, D’Incà si augura che «questo capitolo possa chiudersi definitivamente, dopo una battaglia combattuta anche dai tanti attivisti del Movimento 5 Stelle di Pederobba e dei comuni limitrofi. Il sito ambientale deve rimanere intatto e una nuova cava a Pedereobba, che ne conta già cinque, non avrebbe di certo contribuito al miglioramento del territorio, anzi, avrebbe alterato un’area di grande rilievo naturale». Sulla decisione è intervenuto anche Simone Scarabel, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: «Accolgo con soddisfazione questo parere contrario del comitato tecnico della commissione VIA regionale. Da anni mi stavo occupando di questa situazione su spinta del gruppo locale del M5S che fa parte del coordinamento Aria che voglio. Ogni volta che si riuniva la commissione, ho richiesto il verbale dimostrando la nostra attenzione verso questo progetto. Sicuramente non c’erano i requisiti per creare un bacino di laminazione per mettere in sicurezza un bacino sostanzialmente privo di case che, negli anni, non ha portato mai a particolari criticità – prosegue Scarabel, che aggiunge: diverso pare, invece, l'interesse della azienda privata che opera quasi in regime di monopolio in zona, sempre alla ricerca della preziosa argilla che ha un valore di mercato non trascurabile! Attendiamo il parere definitivo che non dovrebbe contrastare quello tecnico: sono fiducioso». Mentre il senatore pentastellato Gianni Girotto, che ha visitato personalmente il sito conclude: «La nostra attenzione nel territorio di Pederobba rimane elevata anche per la questione relativa al cementificio».

Anche il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni è intervenuto sulla vicenda: «Il parere negativo del Comitato Tecnico Regionale VIA del 5 giugno scorso dimostra che la Valutazione di Impatto Ambientale, se fatta bene, può far emergere le criticità e i danni all'ambiente arrivando a bloccare addirittura un intero progetto come in questo caso. Va dato atto che la Lista Il Bene in Comune e il Coordinamento L’Aria che Voglio hanno saputo sfruttare tutti i momenti di partecipazione e coinvolgimento messi a disposizione dalle procedure VIA per entrare nel procedimento e avanzare tutte le critiche del caso, addirittura con parerei qualificati come lo studio idraulico sul Torrente Curogna. Ho visto i luoghi dell’intervento e non esagero se parlo di paradiso ambientale dove la vegetazione ha creato un habitat naturale che a mio avviso è degno di far parte di Rete Natura 2000. Invito l’amministrazione comunale che si era dimostrata a favore di questo progetto che avrebbe deturpato per sempre quest’area, di prendere atto e di avviare le procedure per tutelarla come un sito naturale protetto di Rete Natura 2000. Ora non resta che attendere l’ufficialità della procedura con un atto della regione che recepisca il parere negativo del Comitato VIA mettendo su questo progetto una definitiva pietra sopra».

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