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Banche venete: in arrivo i primi rimborsi a truffati

Matteo Cavalcante (Per Veneto Banca): "Noi ribadiamo che non c’è più tempo per soluzioni parziali ed estemporanee. Vanno assunte le determinazioni necessarie ad una soluzione complessiva, soddisfacente per tutti coloro che sono stati vittime delle banche popolari venete"

MONTEBELLUNA “Entro poche settimane 560 risparmiatori delle banche truffate riceveranno i primi ristori. Dalle parole ai fatti, abbiamo iniziato a fare sul serio. Grazie infatti ad un emendamento proposto dal Mef e inserito nel milleproroghe, i risparmiatori ai quali è stato accolto il ricorso dall'Arbitro per le controversie finanziarie della Consob potranno richiedere il rimborso in via immediata con un limite massimo del 30% e un tetto di 100.000 euro. Si tratta di una prima trance che permetterà a  560 risparmiatori delle banche sottoposte ad azione di risoluzione o, comunque, poste in liquidazione coatta amministrativa, di poter accedere alle prestazioni di ristoro a carico del fondo. In pochi mesi siamo riusciti a fare quello che il Pd ha solo millantato avendo a disposizione molto più tempo. Questo è solo l’inizio del processo di rimborsi. In legge di Bilancio infatti le nuove risorse permetteranno il ristoro di migliaia di truffati”. Lo ha annunciato oggi, venerdì, Massimo Bitonci, sottosegretario all’Economia.

L'associazione "Per Veneto Banca": Il Governo mantenga gli impegni. "Nell’incontro del 23 luglio -spiega in una nota Matteo Cavalcante, presidente dell'associazione- con le associazioni dei risparmiatori traditi dalle banche il Governo, nelle persone dei Sottosegretari Bitonci e Villarosa, ha solennemente assunto l’impegno di istituire una cabina di regia per la soluzione complessiva della questione risarcimenti. E abbiamo avuto modo di elogiare questa scelta che come Associazione Per Veneto Banca abbiamo promosso per primi inviando già a giugno un appello a tutti i parlamentari veneti che conteneva questa richiesta. Ci aspettavamo francamente già da qualche giorno che a quella dichiarazione pubblica facessero seguito atti concreti. Aspettavamo anche la relazione che i due Sottosegretari si erano impegnati ad elaborare come sintesi delle proposte e posizioni emerse nell’incontro. La questione è complessa e solo un metodo concertativo, che come ha detto pubblicamente in quell’occasione  il Sottosegretario Bitonci veda “la partecipazione attiva delle associazioni alla riscrittura del decreto e dei regolamenti” e che coinvolga anche i migliori esperti e tecnici sul tema, può portare a quella soluzione politica soddisfacente e tecnicamente sostenibile che da troppo tempo i risparmiatori attendono. Da fonti di agenzie abbiamo saputo che Il Governo sarebbe orientato nelle prossime settimane a provvedere ad un ristoro molto limitato in termini di importi e relativo a solo 500 risparmiatori. Noi ribadiamo che non c’è più tempo per soluzioni parziali ed estemporanee. Vanno assunte le determinazioni necessarie ad una soluzione complessiva, soddisfacente per tutti coloro che sono stati vittime delle banche popolari venete. Non resta altro tempo. Il Mef non venga meno agli impegni presi davanti ai rappresentanti dei risparmiatori. I Sottosegretari inviino la relazione relativa alla riunione del 23 luglio, convochino immediatamente le associazioni arrivando all’incontro con idee chiare e operative per l’istituzione della cabina di regia in modo che si definiscano tutti i nodi da sciogliere relativi alla vicenda e in particolare : platea degli aventi diritto, fonti delle risorse da utilizzare, modalità e tempi dei risarcimenti".

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