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Sanità, in Veneto concorsi per assumere altri 356 medici

Il governatore del Veneto, Luca Zaia: «Dal 26 settembre il Governo e il Ministero della Salute hanno sul tavolo una proposta organica per affrontare il problema, elaborata dal Veneto e approvata all’unanimità dalle Regioni italiane»

«La Regione ha assunto, assume e assumerà tutti i medici e il personale che ne abbia i titoli e voglia cimentarsi in un sistema sanitario di eccellenza. La battaglia contro la carenza di medici che attanaglia tutta Italia a causa di scelte nazionali storicamente sbagliate continua, con gli strumenti ordinari e anche con quelli straordinari. Alla prima categoria si aggiungono i concorsi che, entro fine anno, Azienda Zero espleterà per 356 nuovi posti per medici e 137 per il personale del comparto”. Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la nuova “raffica” di concorsi di cui oggi ha dato notizia Azienda Zero.

«Mi auguro che nessuno si azzardi più a dire che la Regione non vuole assumere – prosegue Zaia – perché questa è la grande madre di tutte le fake news. So bene – aggiunge – che il personale in servizio sta schiacciando l’acceleratore fino al fondo, e di questo sono grato a tutti, ma mi auguro che quanto prima le tante azioni che abbiamo messo in moto abbiano effetto».

«A fianco delle procedure ordinarie come questa, con numeri assolutamente significativi – aggiunge Zaia – stiamo portando avanti quelle straordinarie, come i 500 giovani medici laureati e abilitati ma non ancora specializzati che inseriremo formandoli in collaborazione con le Università; come l’inserimento negli ospedali degli specializzandi dal terzo anno di cui stiamo ragionando con gli Atenei; come il ritorno in servizio di medici pensionati che hanno lasciato il lavoro con dispiacere e ancora in piena efficienza e sono pronti a ridare un loro contributo».

«Da ultimo, ma non ultimo – prosegue Zaia – ricordo che dal 26 settembre il Governo e il Ministero della Salute hanno sul tavolo una proposta organica per affrontare il problema, elaborata dal Veneto e approvata all’unanimità dalle Regioni italiane. Sono 16 punti concreti e realizzabili in fretta, tra i quali anche la possibilità per le Regioni con i conti in ordine, o che abbiano migliorato il loro conto economico negli ultimi tre anni e siano in regola con i Lea e con il DM 70, di erogare incentivi economici  mirati. Per ora senza risultato».

«Oggi in Parlamento – conclude Zaia – ci sono depositati migliaia di emendamenti sulla finanziaria. Per affrontare e probabilmente risolvere il problema nazionale della carenza di medici ne basterebbero sedici, tanti quali le proposte delle Regioni al Governo».

Il Documento a cui si riferisce Zaia, dal titolo “Proposte Riguardanti la Carenza di Medici Specialisti e la Valorizzazione delle Professioni Sanitarie non Dirigenziali” si compone di una premessa e di sedici punti, specifici e ampiamente argomentati, relativi a cinque diversi ambiti d’intervento:

Interventi inerenti l’Accesso al Lavoro nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Interventi per rendere la Formazione più Vicina alle Mutate Esigenze del SSN.

Interventi per Valorizzare e Rendere Maggiormente Attrattivo il lavoro all’Interno del SSN.

Interventi per Migliorare la Programmazione Futura dei Professionisti del SSN.

Interventi di Armonizzazione agli Standard e ai riferimenti Europei in Materia di Tempi e Funzioni.

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