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Famiglie, lavoratori, asili e scuole paritarie: manovra della Regione da 27 milioni di euro

Sonia Brescacin, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, spiega l’approvazione, da parte del Consiglio regionale della variante di Bilancio

«Esprimo tutta la mia soddisfazione per la manovra approvata oggi nel Consiglio Regionale che dà nuova linfa vitale alle famiglie messe a dura prova in questo momento. Un plateau di 7,8 milioni di euro frutto dei risparmi del Consiglio Regionale che, assieme ad altre risorse razionalizzate della Giunta, permette di mettere a disposizione dei cittadini un fondo di 27 milioni di euro. È una manovra di aiuti tangibile alle famiglie e ai lavoratori». Sonia Brescacin, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, spiega così l’approvazione, da parte del Consiglio regionale del Veneto, della variante di Bilancio.

«Stiamo parlando di un aiuto che va a concretizzarsi in 6 cospicue azioni di contributo indirizzate agli asili e scuole materne paritarie, ora chiuse per il Coronavirus – continua Brescacin - aiuti per le famiglie che hanno affidato i propri anziani alle case di riposo e che ora si trovano in difficoltà nel pagare le rette. E poi ancora la cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle IPAB, privi normalmente di altri ammortizzatori sociali; aiuti per sostegno degli affitti per famiglie in difficoltà e, infine, un ulteriore rifinanziamento del Buono Scuola. Aiuti fondamentali che si sommano all’approvazione, già nella seduta di martedì, dello slittamento della scadenza del bollo auto a giugno. Oggi inoltre è stato votato anche il riconoscimento di un bonus economico per il personale sanitario, in prima linea in questa emergenza. Il nostro ringraziamento, così, trova anche una espressione concreta. E questo avviene in una Regione, il Veneto, che da dieci anni è l’unica a non applicare l’addizionale regionale Irpef sulla sanità, lasciando ai cittadini la disponibilità di risorse che altrove devono pagare in tasse. Merita poi sottolineare la capacità amministrativa e organizzativa della Regione Veneto che dal 9 marzo ha pagato un miliardo di euro di fatture a fornitori, Sanità, Enti Locali, associazioni. Significa garantire i fornitori rispetto ai servizi eseguiti e dare liquidità al sistema con un indice di pagamento di 30,6 giorni dal ricevimento della fattura, molto al di sotto della media nazionale. La Regione del Veneto sta inoltre lavorando alla rimodulazione di 74 milioni di fondi strutturali europei che saranno così ripartiti: 32 milioni alle imprese, 30 alle famiglie in difficoltà, 12 alla sanità.   Misure pensate per garantire il superamento di questa situazione difficile di emergenza non solo sanitaria ma anche economica e per gettare le basi per la ripartenza, partendo proprio dal tessuto sociale più fragile e a rischio».

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