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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Villa Franchetti, il caso arriva al Ministero per i beni e le attività culturali

L’onorevole Chiara Braga ha presentato nelle scorse ore un’interrogazione al ministro Bonisoli con lo scopo di tutelare la villa, il suo parco e le aree circostanti a rischio

«La provincia di Treviso non ha bisogno di nuovo cemento né di sprecare i suoi gioielli artistici, che vanno aperti al pubblico e resi disponibili per altri tipi di progetti. L’era del cemento facile nella Marca è finita, vecchia e senza senso».

A dirlo è Matteo Favero, responsabile Ambiente del Partito Democratico in provincia di Treviso commentando la decisione dell'onorevole Chiara Braga di presentare un'interrogazione al Ministro per i beni e le attività culturali dedicata proprio alla tutela della villa situata tra i comuni di Casier e Preganziol. L'annuncio di Fondazione Cassamarca aveva sollevato già le proteste del sindaco di Preganziol che aveva chiesto a gran voce di bloccare le speculazioni immobiliari intorno alla villa dei "Sepolcri" di Ugo Foscolo. Nelle scorse ore il caso è finito addirittura in Parlamento. Già nel 2012 l'allora Ministro Ornaghi, di concerto con la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, era stato molto chiaro fissando puntuali vincoli all'utilizzo dell’area di Villa Fanchetti, ugualmente per il vincolo culturale di fruizione del bene. «Ora la speranza - conclude Favero - è che anche il Ministro Bonisoli possa capire la gravità della situazione e impedire ogni possibile speculazione intorno a villa Franchetti».

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