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CasaPound replica all'Anpi: «Hanno la coda di paglia»

Continua il botta e risposta dopo gli striscioni comparsi a Vittorio Veneto in occasione della giornata del ricordo

«All'indomani dei malumori suscitati dagli striscioni affissi da CasaPound in città -si legge in un comunicato emesso nella giornata di oggi, giovedì- il direttivo trevigiano del movimento della tartaruga frecciata si chiede se tale scandalo sia dovuto proprio dalla consapevolezza di aver colpito nel segno. Strano che l'Anpi vittoriese si senta chiamata in causa quando si accusano i partigiani titini dei loro ormai conclamati crimini sarebbe dunque adesso interessante sapere cosa ne pensi l’associazione dei crimini perpetrati alla foiba del Bus de la Lum da parte dei partigiani della divisione Nannetti, come per esempio l'uccisione dell'incolpevole Nella De Pieri e del figlio che portava in grembo. Al coordinamento di CP sembrano strani anche gli appelli fatti in favore del confronto democratico, visto che proprio l'Anpi un anno e mezzo fa si era apertamente schierata contro l'apertura della sede cittadina di CasaPound, movimento regolarmente riconosciuto a livello nazionale, oltre a lanciare numerosi appelli affinché non venissero concessi spazi pubblici e sale conferenze a chi non è  allineato all’ideologia politica dell'associazione partigiani. Una dolente nota di demerito a parte sembra doveroso rivolgerla  al sindacato CGIL che pare più interessato a mettersi in bella mostra nella bagarre politica che non alla tutela dei diritti dei lavoratori, che, anche localmente, sono sempre meno rappresentati dai sindacati e sempre più smarriti nel mondo del precariato».

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