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Nuova sede della protezione civile alpina alla stazione di Vittorio Veneto

Sabato 13 aprile finalmente l’inaugurazione della Sezione ANA vittoriese

Il grande giorno è arrivato: gli alpini di Vittorio Veneto finalmente hanno una sede degna di tale nome per le attività della Protezione Civile: un iter iniziato nel 2013 e che vedrà sabato la degna conclusione e una inaugurazione davvero attesa. Sabato 13 aprile gli alpini della Protezione Civile arriveranno in carrozza, treno 5618 da Soffratta per Vittorio Veneto Centrale alle 16.57, e prenderanno possesso della struttura che mantenendo le caratteristiche storiche viene restituita alla città per diventare un punto di riferimento sicuro, in caso di emergenze, di calamità completamente ristrutturata e in grado di soddisfare le normative attuali. Tutto cominciò con un contratto di comodato gratuito a tempo indeterminato sottoscritto dal Comune di Vittorio Veneto in data 05.11.2012 con la Ferservizi Spa con sede a Mestre - Venezia, che concedeva porzione del fabbricato viaggiatori, porzione dell’ex magazzino merci e porzione del piazzale interno della Stazione Ferroviaria di Vittorio Veneto, escluso un locale posto al piano terra dell’ex magazzino merci che rimane in uso esclusivo alla Rete Ferrovie Italiane. Successivamente nel febbraio 2013 la Rfi (Rete Ferrovie Italiane) autorizzava il Comune a concedere in sub comodato ed in uso esclusivo i locali dell’ex magazzino merci all’ Associazione Nazionale Alpini di Vittorio Veneto, passaggio perfezionato nell’aprile 2013, da destinare come sede del mandamento della Protezione Civile di Vittorio Veneto al fine di elevarla a polo essenziale della Rete Regionale di Protezione Civile in quanto si tratta di un sito che presenta una specifica peculiarità, in quanto dotato di adiacente ampio parcheggio di interscambio gomma / rotaia.

Non è casuale nemmeno la data di inaugurazione: infatti il 15 aprile 1879 fu inaugurata la linea Vittorio - Conegliano, e gli Alpini della Sezione di Vittorio Veneto, intendono coniugare le due date praticamente coincidenti e idealmente rivivere, dopo 140 anni, la medesima gioia di una inaugurazione speciale. Se allora si inaugurarono i binari che univano la città al resto del paese, verso un futuro che la storia di questi primi 140 anni testimonia, oggi si inaugura il magazzino merci delle Ferrovie riconvertito a sede dell’unità di Protezione Civile, verso un analogo futuro che sarà naturalmente la storia degli alpini a narrare nei prossimi anni a venire. Per ricordare questo gli alpini hanno predisposto anche un nuovo avviso pubblico, sulla falsariga di quello storico della giunta comunale di allora. E se con occhio disincantato si può osservare che sono due eventi lontani tra di loro, è innegabile come siano comunque rappresentativi di specifiche realtà, Alpini e Ferrovie dello Stato, che in ogni caso concorrono al bene delle comunità. Tutta la storia che ha portato a questa inaugurazione, e il lungo percorso della ristrutturazione, sono riportati nella pubblicazione che la sezione Ana hanno realizzato per l’occasione e che è stata inviata a tutti i soci alpini.

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Da parte sua il presidente della sezione Francesco Introvigne, recentemente riconfermato alla guida delle circa tremila penne nere vittoriesi, è giustamente orgoglioso del nuovo traguardo raggiunto: “E’ un sogno che si realizza – dice . I sogni non costano nulla e talvolta diventano realtà. La necessità di una casa comune ove prepararci, formarci ed addestrarci trova radici ben profonde e radicate nel tempo e nella storia, a cominciare da quel 1976, quando imparammo i primi rudimenti, prestando soccorso alle popolazioni terremotate del vicino Friuli Venezia Giulia e, da allora, purtroppo tante e tante altre volte ancora. Va tuttavia sottolineato che tutto ciò non sarebbe stato possibile se, oltra alla nostra buona volontà ed abnegazione, non avessimo trovato il fondamentale sostegno morale e finanziario delle tre realtà territoriali e gestionali che in noi hanno creduto e dimostrano di credere ancora: la Regione del Veneto, R.F.I. e la Città di Vittorio Veneto. Grazie davvero a quanti, e sono tanti, si sono adoperati per la realizzazione di quest’opera ed a quanti vorranno viverla e sostenere nel futuro”.

E altrettanto soddisfatto è anche il sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon che con gli alpini ha iniziato, e con gli alpini si appresta a chiudere il suo mandato: «Ho iniziato proprio con l’inaugurazione della prima opera pubblica, la nuova sede della sezione nel settembre 2014, e chiudo in qualche modo il mandato con l’inaugurazione, in meno di cinque anni, con la seconda opera e sede alpina, una coincidenza simpatica. Sono felice perché una struttura abbandonata da anni in centro, viene destinata ad una funzione rappresentata dalla Protezione civile, di cui in questi anni è dimostrato ci sia estrema necessità, per quanto accaduto e per quanto – ci auguriamo di no – potrebbe accadere. Rinasce comunque anche una struttura di grande valore storico per i vittoriesi, tanto è vero che intelligentemente gli alpini hanno organizzato l’inaugurazione in concomitanza dei 140 anni della linea ferroviaria, e infatti arriveranno proprio in treno».

IL PROGRAMMA Il programma di sabato 13 sarà molto semplice: alle 16 l’ammassamento in piazza del Popolo di alpini, cori, e autorità; alle 16.30 Onore ai Caduti e quindi trasferimento verso la stazione dove si attenderà l’arrivo del treno R 5618 sul secondo binario da cui scenderanno i membri, una ventina, di rappresentanza dell’Unità di Protezione Civile Sezionale, che si avvieranno verso la rinnovata struttura dell’ex scalo merci per “prendere possesso” della sede. Contemporaneamente dal lato nord arriverà anche una mini colonna di mezzi della Protezione Civile di Vittorio Veneto, Conegliano e Treviso. Seguirà il solenne alzabandiera, sul pennone installato nei pressi della struttura, con i saluti delle autorità presenti, la benedizione di S.E. monsignor Vescovo della Diocesi vittoriese Corrado Pizziolo, e ovviamente il taglio del nastro per l’inaugurazione con lo scoprimento di una targa della Regione Veneto, che ricorda come la ristrutturazione sia stata resa possibile dal contributo regionale. Dalle due porte di accesso usciranno i cori Ana e Mesulano per un breve intrattenimento canoro, e un semplice quanto sobrio rinfresco. Nel salone della nuova sede le autorità saranno invitate alla firma del registro, e per le foto di rito ufficiali.

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