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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Agevolazioni per studenti e lavoratori: svelato il welfare a misura di famiglia

Ebicom Treviso presenta una vera rivoluzione per 29mila lavoratori. Bonus libri per le famiglie con figli studenti e percorsi di re-inserimento lavorativo per i disoccupati

Caro scuola, tasse universitarie, costi per la formazione e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Aiuti per lavoratori che percepiscono la Naspi e che, a causa della crisi, hanno perso il lavoro. Senza contare i sussidi per la badante o per i figli disabili.

Le famiglie 4.0 che resistono nella società sempre più “fluida”, che reggono il calo demografico, che lavorano, conciliano, fanno i salti mortali per educare gli adulti di domani, «sono – afferma il presidente di EbiCom Massimo Marchetti - la cellula fondamentale di una società in evoluzione e come tale va sostenuta ed incoraggiata, anche con segnali concreti. La bilateralità interviene su questo. Per questo motivo – afferma Marchetti - apriamo ufficialmente la stagione autunnale con l’investimento più importante che si possa fare, quello in cultura, conoscenza, educazione, cura dei figli, dei disabili e degli anziani. Il tutto grazie al sistema bilaterale trevigiano e alla sensibilizzazione dei librai, riconoscibili dalla vetrofania, ai quali i lavoratori e gli imprenditori del terziario si possono rivolgere». «Dopo oltre 20 anni di concertazione – spiega il vicepresidente di EBiCom Mario Piovesan - siamo riusciti, grazie alla bontà della concertazione sindacale - ad affinare i sussidi, trasformandoli in incentivi, aiuti veri, politiche attive e non passive. Ovvero con percorsi che stimolano la crescita del lavoratore disoccupato trasformandolo in risorsa per la società. Con il 2019 abbiamo messo a regime i nuovi sussidi introdotti del 2018, valorizzato il ruolo degli studenti lavoratori e l’auspicio è che si possano incrementare».

Scuola e università

Il bonus spese scolastiche sarà un contributo economico pari ad un massimo di 200 euro per ciascun figlio successivo al primo, destinato ai lavoratori dipendenti in regola con il versamento delle quote contributive EBiCom e che abbiano due o più figli iscritti contemporaneamente alle scuole medie e superiori. Il contributo è spendibile per le spese scolastiche relative ai libri di testo, alle spese per il trasporto pubblico e alle spese di iscrizione. Tra il 2017 ed il 2018 il numero di pratiche è aumentato da 220 a 237 e l’importo erogato arriva a 46.937 euro. A questo si aggiunge il contributo per tasse di iscrizione a percorsi di studi universitari. Ai lavoratori dipendenti in regola con il versamento delle quote contributive EBiCom, che hanno figli che frequentano corsi di studi universitari, e che abbiano acquisito annualmente almeno 40 crediti formativi conseguiti per l’anno accademico, sarà corrisposto per ciascun figlio un contributo di importo massimo pari a 200 euro per anno, come partecipazione spese per il pagamento delle tasse universitarie. In questi primi mesi del 2019 sono state registrate 20 domande per un importo complessivo di 5.200 euro, mentre nel 2018 le pratiche erano 59 per un importo erogato di 12mila euro. Sempre sul fronte “studio”, non vengono trascurati nemmeno i lavoratori studenti, riconosciuti dall’Ente come beneficiari del nuovo contributo agli esordi ancora non conosciuto. Il periodo tra il 2018 ed il 2019 ha comunque registrato 9 domande, per un importo erogato complessivo di 4.500 euro.

Lavoro, sociale e volontariato

«Da disoccupato a risorsa, dal licenziamento alla riscoperta dei propri talenti». Potrebbe essere questo il motto che identifica l’accordo EbiCom – CSV (Centro Servizi Volontariato): dal 2016 ad oggi sono stati sottoscritti 129 patti di servizio. Di questi circa un terzo si è ricollocato in maniera definitiva nel mondo del lavoro, attraverso il percorso di formazione e re-inserimento nel sociale previsto dal patto.

Il sussidio D6, nel panorama del welfare per i lavoratori, è il più significativo: è diretto ai dipendenti, anche apprendisti, percettori di Naspi, licenziati per riduzione del personale, per fallimenti, cessazione dell’attività o comunque per giustificati motivi oggettivi. Questi lavoratori vengono aiutati in due modi: con l’inserimento nel volontariato e con la contestuale e collegata erogazione di un contributo economico, pari al 20% della prima mensilità di Naspi per la prima metà del periodo di indennità Inps, mentre viene incrementato del 10% (dando così un totale del 30%), decorso il 50% del periodo massimo di percezione dell’indennità Inps di cui il lavoratore ha diritto. Il contributo viene erogato per i mesi nei quali vengano effettuate almeno 40 ore di servizio di volontariato, con cadenza trimestrale. Ed in molti casi è proprio il percorso di volontariato nel sociale – afferma Alessia Crespan del CSV – che apre le porte a nuove opportunità, che induce ad acquisire nuove competenze, a scoprire vocazioni da sfruttare. “Il ruolo di Volontarinsieme in questo progetto è davvero particolare- spiega Alessia Crespan - accogliamo persone che hanno ricevuto una notizia gravosa (la perdita del lavoro) e cerchiamo di riconoscere insieme a loro in quale modo/sfaccettatura questa nuova condizione possa diventare un’opportunità: quella di sperimentarsi contesti relazionali nuovi in una parentesi di rottura con la propria storia fino a quel momento; o quella di prendersi il tempo di coltivare passioni e competenze fino a quel momento trascurate e che possono essere preziose in un contesto di servizio comunitario; o, ancora, quella di testarsi in un nuovo possibile contesto lavorativo (perché il sociale è anche questo)». Nel 2019 sono stati, al momento, sottoscritti 24 patti, nel 2018 erano a fine anno 33. Negli ultimi 3 anni, sono stati erogati oltre 82 mila euro di contributi economici per lavoratori che già percepivano la NASPI (viene concessa per un massimo di 728 giorni, pari a 2 anni).

Formazione, sicurezza e igiene sul lavoro

Nel 2019 sono stati formati 3113 lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e ben 276 lavoratori hanno rinnovato il libretto sanitario. EbiCom garantisce un contributo che riduce il costo della formazione del 20% e comprende tutte le tipologie formative: corso per responsabile per la sicurezza, aggiornamento per datori di lavoro, guida per la compilazione del DVR (Documento valutazione rischi) fino ad un importo massimo di 200 euro.

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