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Una mattinata con Giotto: l'arte del pittore incanta gli studenti delle scuole coneglianesi

Giovedì mattina il professor Filippetti ha “raccontato” la Cappella degli Scrovegni agli studenti arrivati presso il Teatro Accademia. Dal 7 dicembre al 7 gennaio la mostra a Palazzo Sarcinelli

CONEGLIANO Giotto affascina la platea di giovanissimi al Teatro Accademia. Entusiasmante presentazione del professor Roberto Filippetti giovedì mattina, a Conegliano ha “raccontato” la Cappella degli Scrovegni a oltre 450 giovani delle scuole coneglianesi.

Il massimo capolavoro di Giotto è così “arrivato” agli occhi e e al cuore degli studenti di diversi gradi, dalle elementari alle medie, fino agli istituti superiori. Una bellezza che fa scuola a tutti. Questa mattinata dedicata alle scuole è uno degli appuntamenti di avvicinamento alla mostra “A tu per tu con Giotto - Alla scoperta della Cappella degli Scrovegni” che si terrà a Palazzo Sarcinelli dal 7 dicembre al 7 gennaio. Proprio Filippetti è ideatore e curatore dell’ “esposizione”, prodotta e circuitata da Itaca - Eventi culturali, che porterà nella città del Cima la realizzazione in scala 1:4 della chiesa patavina con la riproduzione ad alta definizione di tutti gli affreschi di Giotto.

A dare un saluto in avvio di mattinata, il vicesindaco e assessore alla cultura, Gaia Maschio. Oggi gli alunni coneglianesi hanno potuto “assaggiare” un sostanzioso antipasto di quello che tra poco più di un mese tutti, sia studenti che visitatori, potranno apprezzare nelle sale del Sarcinelli. Grazie al suo explorer navigation, un customer perfezionato ad hoc per lui, il già docente di lettere nei licei e ora professore di iconologia e iconografia cristiana all’Università europea di Roma, è entrato nei particolari di ciascuno dei dipinti, zoomando sul maxischermo con la riproduzione della chiesa patavina. A catturare definitivamente l’attenzione degli alunni, che hanno partecipato attivamente con domande e richieste di diverso tipo, sono stati anche gli aneddoti e le storie “dietro” ai meravigliosi affreschi di Giotto raccontati dal professore. Tra tutti, il cammello con gli occhi azzurri nella scena dell’Epifania, icona per eccellenza dello stupore, e le virtù e i vizi spunto per un’intensa riflessione. La virtù più bella, la Carità è rappresentata con il capo aureolato coronato di fiori, lo sguardo intensamente rivolto a Gesù, a cui con una mano offre il cuore (e se lo vede restituito nuovo), mentre con l’altra mano offre al prossimo una canestra piena di fiori, frutti e spighe. La Carità fiorisce come gratitudine per il fatto di essere amorevolmente amati e preferiti da Gesù. Donare al prossimo e calpestare l’idolo dell’avere (i sacchetti di denaro, guadagnati magari con l’usura) viene come conseguenza. All’opposto, il vizio più diabolico, l’Invidia. Arsa (il fuoco ai suoi piedi) dalla bramosia di possesso, tiene ben stretto con la mano sinistra il sacchetto dei propri averi. Una diabolica serpe le scodinzola sulla nuca, le spunta da sotto il turbante, le esce dalla bocca e le entra negli occhi, avvelenandole lo sguardo.

“Rimango sempre stupito da come il fascino della bellezza riesca a toccare sia il cuore dei bambini di prima elementare sia quello dei più grandi, anche di 18 anni - commenta il professor Filippetti - ho trovato dei giovani con gli occhi incollati allo schermo, rapiti dallo spettacolo della Cappella degli Scrovegni. Giovani pronti a sorridere quando la simpatia di Giotto suscita una sana ilarità e a commuoversi un attimo dopo per le scene più drammatiche e toccanti.” Una mattinata importante per gli alunni, in particolare, delle scuole di grado superiore, che, come per la precedente mostra “Explorers - La frontiera del mistero" (organizzata sempre a Palazzo Sarcinelli nel marzo del 2016) diventeranno le guide formate proprio da Filippetti. Un’importante occasione di formazione che rientra nel contesto dell'alternanza scuola – lavoro.  Referente per i contatti con le scuole è il già preside di liceo, il professor Luigi Floriani. A gestire l’evento coneglianese è Maratona di Treviso insieme al Centro Culturale Humanitas e a Comunione e Liberazione Diocesi Vittorio Veneto, con il supporto e il patrocinio del Comune di Conegliano.

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