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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Bebe Vio diventa grande: lavorerà come grafico per la trevigiana Fabrica

Dopo la prestigiosa nomination agli Oscar dello sport mondiale, la campionessa veneta inizierà a lavorare nei prossimi giorni come grafico nella celebre azienda a Catena di Villorba

VILLORBA Non ci sono parole per descrivere l’incontenibile voglia di vivere che Beatrice Vio riesce a trasmettere ogni giorno a chi la incontra. Dopo un 2016 indimenticabile, anche l’anno nuovo della campionessa veneziana è iniziato nel migliore dei modi. 

Solo poche ore fa infatti, Bebe è stata nominata dalla stampa internazionale come possibile Sportsperson of the Year with disability ai prossimi Laureus World Sports Awards 2017, gli Oscar dello sport mondiale che si terranno a Montecarlo martedì 14 febbraio alla presenza di atleti del calibro di Cristiano Ronaldo, Andy Murray e Usain Bolt. Una nomination molto importante per una ragazza che a soli 19 anni ha già infranto tutti i record della sua disciplina sportiva. Per Beatrice però c’è altro nella vita oltre lo sport. In una breve ma intensa intervista ai microfoni di Sky TG24, l’atleta veneziana ha dichiarato di essere stata assunta dall’azienda trevigiana Fabrica che le ha offerto un posto come grafico. Un lavoro ottenuto con impegno e dedizione grazie a un diploma in comunicazione (conseguito la scorsa estate) e a un tirocinio residenziale nell'area Social Campaign della sede Benetton, a Catena di Villorba, in cui ha potuto mettere in luce le sue doti professionali, oltre che sportive. Per Bebe si aprono ora le porte del mondo lavorativo e, soprattutto, dell’età adulta: “Sto studiando tantissimo per riuscire a prendere la patente di guida il prima possibile. Sono ancora alla parte teorica ma non vedo l’ora di passare alla pratica. Il lavoro a Fabrica mi permetterà anche di trasferirmi e andare a vivere da sola, e questo per me è davvero un sogno che si realizza” dichiara Bebe durante l’incontro con il giornalista Emilio Carelli in cui si è raccontata, come sempre, con grande spontaneità.

Accorato il suo appello affinché più persone possibili vadano a vaccinarsi in questi giorni contro la meningite, la malattia che nel 2008 le fece perdere tutti e quattro gli arti, rendendola invalida. Giorni difficilissimi che Bebe dichiara di aver superato solo grazie all’enorme supporto della sua famiglia. Dopo i tanti ricordi dello straordinario anno appena trascorso, Bebe dimostra di avere le idee chiarissime anche per il suo immediato futuro. "A 19 anni è giusto cominciare un percorso lontano da casa. Molto spesso i ragazzi della mia generazione sono troppo legati alla famiglia e alla dimensione dell’Italia. Non vedo l’ora di crescere e migliorarmi nel più breve tempo possibile e so che Fabrica sarà l’ambiente perfetto per iniziare la mia esperienza nel mondo del lavoro". E a chi le chiede cos'altro possa desiderare una ragazza come lei, arrivata a questo punto, risponde convinta: "Mi sento davvero una persona privilegiata, a cui la vita ha regalato tanto, ma da atleta non riesco a pensare di essere arrivata. Sento sempre vivo in me il desiderio di migliorarmi e raggiungere ancora tanti nuovi obbiettivi".

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