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Co i Piè Descalsi, un weekend vasconese da record con oltre 20 mila presenze

"I tempi sono duri ma proprio per questo è più importante continuare a far festa, fare festival, fare cultura promuovere l’arte lo spettacolo, la musica, per combattere contro tutto ciò che cerca di schiacciare la nostra umanità"

CARBONERA Vent’anni di festival sono tanti, o forse no, quel che è certo è che "Co i Piè Descalsi" è una festa che continua a rimanere giovane e che di anno in anno riconferma il suo successo e la sua esuberanza, facendo crescere e moltiplicare l’interesse da parte di migliaia di persone verso il teatro e l’arte di strada: questo è sicuramente motivo d’orgoglio e soddisfazione per noi, per tutte le forze mentali e fisiche impiegate in ogni edizione.Il percorso non è mai semplice, il risultato mai scontato, l’impegno richiesto sempre di più.

Eppure ogni anno, nonostante la difficoltà nel reperire i fondi e la fatica nell'ottimizzare le scarse risorse di cui dispone il "Gruppo 86 Vascon" come associazione culturale, gli organizzatori si dicono sempre più arricchiti: "l’energia derivante dall’esserci divertiti e dall’aver fatto divertire, - afferma Alessio Trevisiol del Gruppo 86 - la consapevolezza di aver organizzato il tutto facendo attenzione ad ogni minimo dettaglio, di aver regalato un po’ di leggerezza a chi è sempre frastornato da pensieri, lasciato un sorriso ed un ricordo sereno con il quale affrontare la  quotidianità".

Co i piè descalsi è artigianato, socialità, laboratori, cultura, mostre e soprattutto spettacoli, talmente tanti e diversi che inondano le piazzette, la strada, i giardini, un semplice campo…ogni luogo che quotidianamente non riuscirebbe a trasmettere la stessa emozione. E proprio in questi angoli di Vascon abbiamo potuto ammirare giovani catapultarsi e volare ai piedi del campanile, acrobati dondolare sospesi su un filo o su una gigante altalena; artisti girare a testa in giù su una bicicletta, danzare con delle spade infuocate, far apparire e sparire qualsiasi oggetto, danzare in cielo tra tessuti, trapezi e strutture di qualsiasi forma.

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Foto: Rafaella Vismara

Ed è così che tra sabato pomeriggio e domenica Vascon ha potuto ospitare oltre 20.000 presenze, un numero immenso di bambini con occhi sbalorditi e sorrisi spontanei, decine e decine di persone pronte tra le prime file già mezz’ora prima di alcune esibizioni, centinaia di persone felici che si sono soffermate a ringraziarci e a complimentarsi per tutto ciò che ancora una volta siamo riusciti a creare e a proporre ad ingresso gratuito.

"Il tempo, i tempi sono particolarmente duri sotto tanti punti di vista, - continua in una nota il Gruppo 86 - ma proprio per questo è ancora più importante continuare a far festa, fare festival, fare cultura promuovere l’arte lo spettacolo, la musica, per combattere contro tutto ciò che cerca di schiacciare la nostra umanità, per affermare il diritto ad essere felici. Dobbiamo ringraziare dunque ancora una volta tutti gli artisti che ci anno regalato spettacoli mozzafiato ed unici, tutti i musicisti che si sono esibiti sui nostri palchi da giovedì a lunedì, gli artigiani che con le loro opere creano una armonia artistica ed un delicato equilibrio con il resto delle componenti del festival, gli oltre duecento volontari impegnati in ogni settore dalla direzione artistica alla comunicazione, per poi passare dalle cucine, ai bar, alle casse all’accoglienza, ai parcheggi , alla sicurezza ai volontari sulle strade e a tutti coloro che nel loro piccolo hanno contribuito a rendere grande ancora una volta questo festival. Un grazie particolare va anche al cielo che sabato pomeriggio e domenica è stato veramente clemente con noi".

"Con la felicità che sovrasta la stanchezza ringraziamo tutti quelli che da anni credono nelle nostre attività, - chiude Trevisiol in rappresentanza di tutto il gruppo vasconese - nei nostri festival e che continuano a parteciparvi e a promuoverli . Qui si respira ancora aria di festa ed è sicuramente invitante per pensare già alla prossima edizione per renderla ancora una volta unica e irripetibile! Vi invitiamo a seguirci sulla pagina facebook "Co i Piè Descalsi" e un arrivederci al 2018!"

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