TREVISO Da luogo in cui veniva amministrata la giustizia e i prigionieri venivano rinchiusi a scontare le pene che venivano loro inflitte, a sede di uffici comunali fino a divenire, nel prossimo futuro, dopo l'ipotesi mai realizzata di creare un albergo di lusso proprio di fronte al Duomo, la sede operativa del Gruppo Benetton. Parliamo dell'ex tribunale di Treviso, struttura imponente che si trova nel cuore del centro storico di Treviso. L'opera è stata realizzata durante il dominio dell'Impero austro-ungarico nei nostri territori e per oltre un secolo sede del palazzo di giustizia.

Dove ora sorge l'edificio, il epoca medioevale, si trovava il palazzo di Ezzelino III da Romano, dato alle fiamme dai trevigiani nel 1260, quindi il fondaco delle Biade, poi trasformato in deposito di legna, da cui derivano gli antichi nomi di "piazza delle Biade" e quindi "delle Legne" (l'attuale piazza del Duomo). Il palazzo, su tre piani, è stato realizzata tra il 1823 e il 1824 su progetto di Carlo Ghega e si inserisce assieme alle retrostanti carceri, in un più vasto progetto urbanistico dei dominatori austriaci che prevedeva la realizzazione di varie opere pubbliche tra cui la prima stazione ferroviaria, edifici scolastici, le Poste e l'isola della Pescheria.

Per più di cento anni il palazzo di Giustizia ha avuto tale ruolo poi ha ospitato varie sedi comunali, fino ai primi anni 2000. L'ex tribunale è uno degli edifici coinvolti dal maxi-risiko immobiliare e venne ceduto e Fondazione Cassamarca. Originariamente l'idea era quella di creare una struttura alberghiera nel cuore del centro storico ma questo progetto venne ben presto abbandonato per le difficoltà tecniche legate agli spazi, oltre che per la più generale crisi del settore immobiliare. Una crisi che ha costretto Cassamarca a cedere questo gioiello. Nel 2013 infatti la proprietà è passata a Edizione srl, holding finanziaria della famiglia Benetton, intenzionata a riunire nel palazzo i propri uffici, oggi dislocati in vari punti del centro storico di Treviso.