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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La Fontana delle Tette dove un tempo sgorgava vino bianco e rosso per i trevigiani

Caratteristica e sicuramente originale nel suo genere è la celebre Fontana delle Tette, posizionata nel centro storico di Treviso, tra la galleria che collega il Calmaggiore alla piazzetta della Torre

Già nel lontano  XIV secolo nel suo Dittamondo, il poeta fiorentino Fazio degli Uberti citava "le chiare fontane" di Treviso ed il "piacer d'amor che quivi è fino". Bellezze artistiche e storiche esse rappresentano una delle tante peculiarità che il capoluogo della Marca offre ai propri cittadini e non solo. Sono trentatré in tutto le fontane tutt'oggi presenti all'interno delle mura, esse vennero installate, ad esclusione delle fontane di piazza S. Vito e piazza S. Leonardo e della suggestiva fontana delle Tette, per motivi legati all'utilizzo domestico. Tra quelle principali ricordiamo proprio la celebre fontana delle Tette, costruita nel 1559 per volere del podestà della Repubblica di Venezia, Alvise Da Ponte, dopo una grave siccità che colpì Treviso e la campagna circostante. Fino al 1797 la statua venne posizionata all'interno del palazzo Pretorio, in seguito dopo caduta della Serenissima Repubblica di Venezia, in onore del nuovo podestà dalla fontana venne fatto sgorgare vino rosso da un seno e vino bianco dall'altro così che tutti i cittadini poterono bere per tre giorni gratuitamente il nettare degli dei.

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(L'originale Fontana delle Tette)

La copia della scultura originale, creata dallo scultore peruviano Miguel Miranda, si trova oggi al centro del cortile di palazzo Zignoti, accessibile dalla galleria che collega il Calmaggiore alla piazzetta della Torre alla Calle del Podestà mentre la fontana originale, è stata collocata in una teca sotto il portico del palazzo dei Trecento in quanto molto danneggiata.

Invitandovi a continuare a seguirci, vi segnaliamo altre curiosità storiche del capoluogo della Marca, per scoprirle cliccate qui

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