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Cinquecento lastre fotografiche di inizio Novecento ritrovate dentro un muro

Scoperta più unica che rara da parte di un cittadino residente a Vittorio Veneto. I ritratti e le foto ritrovate raccontano il paese ai primi del 900 e saranno esposte in mostra

“Collezione Francesco Burighel”, così è stato deciso di chiamare il fortuito e prezioso ritrovamento di lastre fotografiche nell'abitazione del dottor Burighel che, con grande generosità e capacità di condivisione con la comunità vittoriese, ha deciso di donarle al Comune di Vittorio Veneto.

La storia del ritrovamento è avvincente: «Era il 2003 e stavo restaurando una casa a Ceneda (Vittorio Veneto) in Via Correr – racconta Burighel – quando, dopo aver rimosso gli intonaci di una stanza al primo piano, notai che vi era un‘antica finestra che era stata murata e che dava nel vano scale. Un po’ per curiosità e un po’ per il desiderio di recuperare architettonicamente la casa rispettandone la storia, decisi di riaprire la finestra; con stupore vidi che l’interno del muro era vuoto. Fatto un primo buco, infilai la mano e sentii che vi erano dei vetri. Con accortezza ingrandii il foro in modo da poterli recuperare. È stata una vera sorpresa aver capito che non si trattava di rifiuti o resti di finestre, ma che avevo invece trovato vecchie lastre fotografiche in vetro che ritraevano persone, famiglie e scene di vita locali di un tempo passato. Il primo pensiero è stato quello di trarne profitto, ma poi realizzai che probabilmente così sarebbe andato disperso un documento prezioso per la storia di Vittorio Veneto. All’inizio di quest’anno si è presentata la grande opportunità di rendere pubblico il prezioso materiale trovato e donarlo finalmente alla Città di Vittorio Veneto».

Sono ben 505 le lastre di vetro alla gelatina ai sali d’argento ritrovate. Sono scatti di varie misure: 24x18 cm, 18x13 cm, 15x10 cm e 9x6,5 cm. Di queste, 471 presentano un buono stato di conservazione o comunque uno stato sufficiente per poter vedere il soggetto fotografato. La maggior parte, come detto, sono foto di soggetti in posa e di gruppi familiari. Ci sono poi scatti di eventi, edifici e di opere d’arte. Nell’insieme sono sicuramente uno spaccato affascinante della società borghese e contadina del vittoriese, collocabile a un primo esame tra il primo e secondo decennio del ‘900. Nella selezione per la mostra (circa un centinaio di immagini), la maggior parte delle foto presentate ritrae gruppi familiari; questo perché questi scatti sono ritenuti i più significativi e inoltre per permettere il riconoscimento da parte del pubblico di ceppi familiari remoti o la loro immediata individuabilità nel caso in cui qualcuno possedesse la stampa della foto su carta. La mostra organizzata in due sedi museali (Cenedese e Galleria Civica Vittorio Emanuele II), sarà inaugurata sabato 23 marzo alle ore 17 presso il Museo del Cenedese. È realizzata da Mai Associazione Culturale grazie alla preziosa collaborazione dell'Assessorato alla Cultura della Città di Vittorio Veneto e al fondamentale contributo dell'onorevole Giancarlo Scottà e del Gruppo Europarlamentare Enl. Venerdì 22 marzo, invece, alle ore 11 sempre presso il Museo del Cenedese si svolgerà la cerimonia di donazione dell'intera collezione. La mostra sarà visitabile il sabato e la domenica con i seguenti orari: 10-12 e 15-18.

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