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"Fucilateli!": sul Piave iniziano le riprese di un documentario sulla storia della Grande Guerra

La pellicola vuole ripercorrere i lavori della Commissione Parlamentare di inchiesta su Caporetto. La giustizia militare a cent’anni di distanza è ancora oggetto di analisi e dibattito

TREVISO Dopo il successo di Cieli Rossi, Bassano in Guerra, Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato tornano a gettare luce sui drammi epocali della Grande Guerra firmando "Fucilateli - Commissione Parlamentare d’Inchiesta su Caporetto 1918-19", un documentario, realizzato da Sole e Luna Production (società da anni specializzata in documentari e film d’inchiesta), che, come il precedente Cieli rossi, si avvale del supporto scientifico dell’Università di Padova e, questa volta, vede il coinvolgimento e il patrocinio del Ministero della Difesa.

"Fucilateli" va a rileggere, con un approccio quanto più possibile oggettivo, i lavori della Commissione Parlamentare di Inchiesta promossa dall’allora Presidente del Consiglio Orlando e la Relazione sulle fucilazioni sommarie redatta dall’Avvocato Generale Tommasi. Oltre alle immagini di repertorio e alla narrazione di Stefano Amadio, il documentario prevede interventi del Professor Mondini (Università di Padova), del Professor Pluviano (Università di Genova), della Professoressa Guerrini (Università di Genova), di esperti di storia e diritto militare e di psicologia che suggeriranno un’analisi dello stato mentale delle truppe. Ricordiamo che il progetto ad oggi gode del supporto di: Comitato Storico Scientifico per gli Anniversari di Interesse Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Unione Montana del Grappa, Consorzio B.I.M. Piave Treviso.

La Relazione della Commissione Parlamentare fu un lavoro di indagine che, animato sicuramente dall’esigenza di trovare una spiegazione e forse anche un capro espiatorio di una vera e propria catastrofe militare, politica e umana, ha scoperchiato il dramma delle fucilazioni sommarie. Il documentario, oltre a raccontare i casi più eclatanti (come quello delle Brigate Catanzaro, Sassari e Salerno), ricostruisce anche vicende che allora non vennero analizzate dalla Commissione. Disvelando i crudi processi di disumanizzazione a cui la guerra, dopo anni di conflitto feroce, aveva portato. Non solo, Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato hanno anche voluto applicare ai casi indagati una lettura psicologica delle persone coinvolte: un tipo di valutazione dei comportamenti in caso di stress da guerra che è diventato comune a partire dalla Guerra del Vietnam ma che prima di quella data è totalmente inedito.

Ne esce un dipinto che porterà alla luce la documentazione, spesso inaccessibile ai più, su fatti giuridici e militari relegati ad un passato lontano e ad oggi ancora sconosciuti al pubblico, mitizzati e strumentalizzati. Senza mai dimenticare il sacrificio di milioni di persone che con coraggio morirono sui campi di battaglia.

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