La strada del vino Prosecco e il Piave: ecco un itinerario tra la storia e le tradizioni "di Marca"
La cosiddetta "Strada del Prosecco" si allontana da Conegliano e tocca Rua di Feletto, per poi arrivare al Molinetto della Croda e infine raggiungere il Piave
CONEGLIANO Terre fin dall`antichità rinomate per la produzione di vini eccellenti, le colline che si estendono tra Conegliano e Valdobbiadene nutrono i vitigni del Prosecco disseminati sui pendii di un morbido paesaggio cosparso di antiche pievi e abbazie. La cosiddetta "strada del Prosecco" si allontana da Conegliano e tocca Rua di Feletto, sorta intorno all`antico monastero camaldolese di S. Maria Assunta per condurci a S. Pietro di Feletto dove visiteremo l`antica Pieve medievale (XII sec.) con campanile romanico, affreschi del 1200 ed una "Madonna con Bambino e Santi" del Quattrocento. Procediamo verso Refrontolo, che oltre al Prosecco coltiva un ottimo Marzemino, vino rosso da dessert, e prendiamo il viottolo di fronte alla chiesa che ci conduce al medievale Molinetto della Croda, tra alberi secolari.
Il Molinetto della Croda
Il Molinetto della Croda, rappresenta uno degli angoli più suggestivi della Marca Trevigiana. Nei suoi quasi quattro secoli di storia ha ispirato artisti e incantato migliaia di visitatori. Caratteristico esempio di architettura rurale del secolo XVII, l`edificio fu costruito a più riprese. Le fondazioni della primitiva costruzione poggiamo sulla nuda roccia, appunto la "croda" della montagna. Il vecchio mulino macinò l`ultima farina nel 1953. Scrupolosi interventi di restauro hanno conservato inalterate le caratteristiche dell`edificio.
La strada passa quindi per Pieve di Soligo, Solighetto (a Villa Brandolin piccolo museo sulla cantante lirica Toti Dal Monte) e Farra di Soligo per giungere a Valdobbiadene, rinomata soprattutto grazie alla produzione del Prosecco, anche nella qualità superiore Cartizze. Al ritorno, lasciata la Strada del Prosecco, scegliamo un percorso prossimo al Piave, toccando i luoghi della Grande Guerra che da Vidor, con vista sulle Grave di Ciano, giunge a Moriago della Battaglia, dove ammirare una pala del Pordenone nella chiesa del paese e scendere alla Riserva Naturale dell`Isola dei Morti sul Piave.
Prossima tappa Collalto, con i resti del Castello del 1110 distrutto dai trevisani nel `300 per proseguire al Castello di S. Salvatore a Susegana, del XIV sec., uno dei più vasti e ben conservati sistemi fortificati d`Italia.
Per info: 0422 541052 oppure incoming@marcatreviso.it