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“Ninne Nanne dal mondo” sugli autobus MOM per riscoprire tradizioni internazionali

Da luglio a ottobre su 54 mezzi delle linee urbane del capoluogo “viaggeranno” le tradizioni dell’infanzia di venti Paesi, con le illustrazione degli alunni della scuola elementare Zanette di Vittorio Veneto e dei richiedenti asilo delle caserme Serena di Casier e Zanusso di Oderzo

TREVISO Dal mese di luglio sui cinquantaquattro autobus MOM delle linee urbane del capoluogo “viaggeranno” le tradizioni dell’infanzia di venti Paesi. Sono le “Ninne Nanne dal mondo”, progetto partito da un'idea della professoressa Meli Billotta che ha trovato terreno fertile tra gli organizzatori di CartaCarbone – il festival letterario dell’autobiografia e dintorni. Il progetto è stato realizzato in co-organizzazione  con l’assessorato alla Partecipazione, Politiche Giovanili e Pari Opportunità e con l’assessorato alla Formazione, alla Città Educativa, all’Agenda Digitale e alla Trasparenza del Comune di Treviso, con l’azienda Mobilità di Marca, con Vivo Cantine e Vigna Dogarina. Main sponsor dell’iniziativa è Applied Materials.

Cartelli bifacciali plastificati, appesi all’interno dei mezzi, proporranno ai passeggeri la lettura in lingua originale e in italiano di alcune delle ninne nanne più rappresentative dei popoli del mondo, frutto di mesi di raccolta, catalogazione e selezione dei testi. Un progetto di integrazione, fortemente voluto dagli organizzatori del festival trevigiano, perché, come spiega la direttrice artistica Bruna Graziani, “siamo tutti migranti, a volte per un tempo breve, a volte per tutta la vita”. E il migrante, qualunque sia la sua provenienza e qualunque sia la ragione per la quale ha lasciato la propria terra di origine, porta con sé un bagaglio inestimabile di esperienze, una cultura carica di colori e sapori.

C’è una tradizione che lega gli uni agli altri, attraverso il tempo, in una poesia universale e antica: la ninna nanna. Le ninne nanne rievocano l’infanzia, il momento dei “cominciamenti” e delle possibilità. Riportano all’unione primigenia, quella col grembo materno e, in senso più ampio, con il proprio “grembo geografico”, che ha un posto speciale nella vita di ognuno. “La ninna nanna non è solo un ricordo di amore e dolcezza, ma è anche la musica di ogni radice”, sostiene Graziani. “Le ninne nanne – dichiara l’assessore alla Partecipazione, Politiche Giovanili e Pari Opportunità del Comune di Treviso, Liana Manfio – sono da sempre il metodo adottato da tutte le mamme per cullare e addormentare i propri bambini. Poiché questa è pratica diffusa in ogni ambito culturale e territoriale, a questa Amministrazione, al fine di promuovere le diversità culturali, è sembrato doveroso accogliere il progetto e sostenerlo nella pubblicazione delle "Ninne Nanne". 

“Ho aderito volentieri all'iniziativa di Carta Carbone per due motivi. Intanto – afferma l’assessore alla Formazione, alla Città Educativa, all’Agenda Digitale e alla Trasparenza del Comune di Treviso, Anna Caterina Cabino – riproporre in molte lingue il rito più antico e diffuse in tutte le culture agli utenti degli autobus cittadini consente loro di rievocare l’infanzia e di riconnettersi con le emozioni e le diverse geografie culturali che appartengono alla storia di ciascuno. Le diverse lingue proposte testimoniano l’attenzione e il rispetto che l’Amministrazione comunale ha per la realtà di Treviso. Poi, il progetto è subito apparso coerente con altre iniziative sostenute nell'ambito della Città educativa, come lo Scaffale multiculturale della Biblioteca dei ragazzi (36 idiomi presenti) e le Storie giramondo che hanno coinvolto 32 classi e 670 bambini grazie all'impegno dell’associazione AbiBRaT. In entrambi i casi l’obiettivo è che la scoperta che modelli ed esperienze presenti in storie diverse non conoscono confini ci aiuti a superare le barriere dell’intolleranza e della paura”. 

Venti Paesi e venti lingue. Dal Marocco all’Albania, dal Brasile all’Argentina, dalla Colombia all’Ucraina, dalla Cina alla Polonia, dalla Russia alle Filippine, dal Ghana al Togo, dalla Francia all’Italia, fino al Senegal, ai paesi arabi, a quelli sudanesi di lingua mandinga e a quelli anglofoni. C’è anche il Veneto, terra di emigranti, tra i mondi e le parole in cammino proposti dal progetto. Tutte le ninne nanne sono affiancate dai disegni realizzati in parte dai richiedenti asilo ospiti dei centri di accoglienza straordinaria delle ex caserme Serena di Treviso e Casier e Zanusso di Oderzo e in parte dagli alunni delle classi seconda e terza della scuola primaria Zanette di Vittorio Veneto. L’iniziativa – che ha la collaborazione di Nova Facility, Auser - Cittadini del Mondo e di Volontarinsieme – proseguirà fino in autunno, quando dal 12 al 15 ottobre è in programma la quarta edizione di CartaCarbone festival.

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