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Sanremo: Red Canzian non convince, per la giuria demoscopica è tra i peggiori del Festival

Esordio tutto in salita per gli ex Pooh che, nella prima serata sul palco dell'Ariston, non hanno convinto né in duetto con Fogli e Facchinetti, né con il coraggioso brano di Canzian

TREVISO E' stato un esordio da profondo rosso per i tre ex componenti dei Pooh che, martedì sera, si sono sfidati sul palco del Festival di Sanremo con i loro nuovi progetti solisti. Profondo rosso non tanto per il nome d'arte di Red Canzian quanto per il voto finale espresso dalla giuria demoscopica che ha  fatto finire Fogli, Facchinetti e il musicista trevigiano nella fascia rossa della classifica quella, per intenderci, con le peggiori canzoni della prima serata.

Se per il duo Fogli-Facchinetti il giudizio della giuria appare condivisibile, per Canzian il verdetto è stato particolarmente amaro visto che la canzone "Ognuno ha il suo racconto" era piaciuta molto non solo ai suoi fan ma anche a tanti telespettatori occasionali che ne avevano apprezzato la melodia ritmata e l'interpretazione vocale precisa e convincente. "L’emozione, così come l'energia del brano, è stata tanta" commenta Red al termine della prima serata "grazie a voi per tutto l’affetto che mi avete dimostrato finora". Va specificato che il voto della giuria demoscopica è provvisorio e potrebbe essere stravolto già nelle prossime serate dalle altre giurie del festival. Il singolo di Canzian, senza dubbio uno dei più trascinanti di quest'edizione, iniziata all'insegna della rigidità, ha da oggi anche un nuovo videoclip made in Treviso e girato dai trevigiani Alessandro Carlozzo e Sandro Cisolla, musicisti della band Airway e grandi appassionati di videomaking. Sono stati loro a curare le immagini di "Ognuno ha il suo racconto" una canzone coraggiosa nel suo tentativo di volersi staccare dai classici canoni della canzone sanremese proponendo una storia ritmata che speriamo possa portare all'ex bassista dei Pooh un po' più di fortuna nelle prossime  serate del Festival. Qui di seguito invece la nostra speciale classifica con i voti alle canzoni in gara nella prima serata:

ANNALISA: 6. La prima a esibirsi, è a suo agio come un capitone in pescheria ma potrebbe farcela. Sanremese.
LO STATO SOCIALE: 7. C'è freschezza, ma il loro vero punto di forza è la scatenata ballerina ottantenne. Divertenti.
MAX GAZZE': 6. E' il solito Max ma senza grandi colpi di genio. Non ci ha esaltato. Un giorno ci spiegherà chi cavolo sono Cristalda e Pizzomunno, la giuria demoscopica intanto lo mette tra i migliori. Sicurezza.
ERMAL META E FABRIZIO MORO: 4. Se sono davvero dei furbetti come pare, passeranno alla storia. Copioni?
NINA ZILLI: 7. Ci piace la Nina, come si può non amarla. Scommessa.
NOEMI: 6,5. Con quella voce potrebbe cantare anche il mattinale dei carabinieri e potrebbe vincere. Zona podio.
RON: 6. Unica "vecchia gloria" a convincere la giuria e l'effetto-Dalla si percepisce. Highlander.
LUCA BARBAROSSA: 5,5. Canzone originale, più originale di lui. Vintage.
ELIO E LE STORIE TESE: 6,5. Per molti era l'esibizione più attesa e non delude. Malinconici.
GIOVANNI CACCAMO: 5. E' il tipico cantante sanremese dalla voce pulita e dall'aspetto piacevole. Insipido.
MARIO BIONDI: 5. Sta a Sanremo come il panettone sta al Ferragosto. Rimandato.
THE KOLORS: 4. Motivetto orecchiabile ma decisamente è sempre la stessa minesta. Oh oh oh
VANONI, BUNGARO E PACIFICO: 5. Colpisce solo vederla li sul palco dell'Ariston. Poi ci si alza a prendere una birra in frigo. Eterna.
RED CANZIAN: 6. Il nostro si difende bene da solita e si diverte. Folletto.
DECIBEL: 5,5. Noi ci abbiamo capito poco, voi? Mezzo punto in più per l'ottimo Ruggeri, una garanzia. Passerella.
DIODATO E ROY PACI: 5.: Ah ma ci sono anche loro? Poco convincenti. 
AVITABILE E SERVILLO: 6. Non deludono le attese ma non sono premiati dalla giuria. Difficili per il popolino, figurarsi per noi. Elevati.
FACCHINETTI E FOGLI: 3. Si divertono e si vede. Noi meno: queste cose fatele a casa vostra. Mesozoico.
LE VIBRAZIONI: 5,5. Tornano a Sanremo con il loro sound. Sempre lo stesso. Minestroni.
RENZO RUBINO: 6. A noi non è spiaciuto affatto ma per vincere ci vuole altro. Mediano.

MA COME TI VESTI? (di Serena Masetto): Lo ammetto, ho guardato il Festival senza volume, ché se svegliavo la cea era un delirio. Commenterò pertanto solo i look, alcuni che mi sembrano degni di nota. 1) Michelle Hunziker, voto 9. Eh niente, le si contano i denti, non ha smesso un secondo di ridere, ma l'eleganza non si discute. Abbiamo passato anni a vedere Sanremi condotti da valletteria varia, bonazze incapaci di parlare o di leggere. Stavolta l'unica che sa stare su quel palco è lei. Gli Armani Privé sono una favola, tutti, l'ultimo in particolare (il primo l'avrei visto meglio rosso), e le parure Tiffany la ciliegina sulla torta. 2) Annalisa, voto 3. Non ci siamo, amo la sua voce ma Maga Magò si sarebbe vestita meglio. Dsquared a Sanremo è come dire Zara a un matrimonio reale. 3) Nina Zilli, voto 2. Non ci credo che sia un Vivienne Westwood, no, dai. E' il residuo della carta da parati che i miei hanno in camera dal 1985, abilmente sostenuta. Il sandalone d'oro è la truzzeria di complemento. 4) Noemi, n.c. Serve dire altro?

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