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Fake news: su Facebook Said Chaibi diventa il pm anti-Salvini

Il giovane militante politico trevigiano è finito al centro di un'incredibile bufala del Web che lo ha accostato a Luigi Patronaggio, il pm di Agrigento che ha indagato Salvini

TREVISO E' bastato denunciare il ministro Salvini alla procura di Treviso per scatenare l'odio della Rete contro di lui. Said Chaibi, ex candidato sindaco trevigiano tra le fila di Coalizione Civica, si è ritrovato protagonista di un'incredibile bufala social che lo ha associato a Luigi Patronaggio, il pm di Agrigento che ha indagato Salvini per il caso delle nave Diciotti.

Come riportato da "La Tribuna di Treviso", la vita di Chaibi è cambiata notevolmente dopo la decisione di denunciare il ministro dell'Interno alla procura di Treviso. La sua casella di posta elettronica e i suoi profili social sono stati riempiti di insulti e minacce da parte dei sostenitori del vicepremier. Una delle trovate più fantasiose dei detrattori di Chaibi è stata però quella di associare una sua vecchia foto (che lo ritraeva giovanissimo con i capelli lunghi davanti a una bandiera di Rifondazione Comunista) a una didascalia che spiegava come la persona ritratta in foto non fosse Chaibi ma il pm di Agrigento che ha indagato Salvini. Apriti cielo: la bufala ha iniziato a diffondersi sui social e da quel momento insulti, offese e minacce sono iniziati ad arrivare da ogni parte d'Italia. A poco sono servite le spiegazioni mirate a dimostrare che quello in foto non era il pm di Agrigento. Chaibi sta ora passando al setaccio tutte le minacce ricevute in questi giorni e indirizzate a lui e ai suoi familiari per tutelarsi almeno sul piano legale. Quel che è certo è che la facilità con cui si possono diffondere bufale e fake news sui social sta diventando sempre più incontrollabile.

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