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Sabato, 20 Aprile 2024
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Santa Lucia e la città di Treviso: una storia che affonda le radici nel passato

Nella data in cui si festeggia il giorno più breve dell'anno, vi raccontiamo un'antica tradizione storica che lega il capoluogo della Marca alla santa protettrice della vista

TREVISO Il tredici dicembre non è solo la festa dedicata a una santa tra le più venerate d'Italia ma, nella tradizione popolare, è anche la data in cui si festeggiava il giorno più breve dell'anno. In realtà ciò è vero solo per la data in cui cadeva il solstizio d’inverno, che quest’anno si verificherà non il 13 ma il 21 dicembre alle ore 17:28. In questo giorno, il più corto dell’anno, la nostra stella raggiungerà la sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste. Il sole, il 21 dicembre, resterà quindi sopra l’orizzonte circa quattro minuti in meno rispetto al giorno 13.

Santa Lucia è stato il giorno più corto dell'anno solamente prima del 1582 quando la sfasatura fra calendario civile e calendario solare era tanto grande che il solstizio d’inverno cadeva fra il 12 e il 13, rendendo effettivamente il 13 dicembre il giorno più corto dell’anno. A legare questa ricorrenza alla città di Treviso è però la veridicità di un fatto storico molto importante per il nostro territorio. Il 13 dicembre del 1388 il capoluogo della Marca si consegna alle truppe della Serenissima di Venezia, passando completamente sotto il suo dominio. L'anno successivo, in pieno centro a Treviso, viene costruito un nuovo palazzo pubblico, a ridosso dell'abside della chiesa di San Vito e della contigua cappella di Santa Maria delle Carceri (che fungeva da luogo di culto per i prigionieri del vicino carcere). Al primo piano dell'imponente costruzione si trovava la sala per le riunioni del consiglio cittadino mentre, al piano inferiore, l'unico vano era diviso in tre navate irregolari (quella centrale era più stretta di quelle laterali), con quattro campate coperte da volte a crociera. In questo spazio al pianterreno è stata edificata una chiesa intitolata a santa Lucia, la cui festa ricorreva nello stesso giorno dell'annessione di Treviso a Venezia. Da allora l'edificio sacro è rimasto sempre in via San Vito, diventando uno dei luoghi più visitati e ammirati della città. Il suo resistere allo scorrere del tempo lo ha portato oggi a essere la testimonianza concreta che lega in maniera più diretta e incredibile il capoluogo di Marca a una delle sante più venerate d'Italia.

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