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La storia dell'albero di Natale: dall'Estonia del '400 alle case di tutto il Mondo

Con la tradizione del presepe è una delle più diffuse usanze natalizie. Si tratta in genere di un abete addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi e piccoli regali

L'albero di Natale è, con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. Si tratta in genere di un abete addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e tanto altro, il tutto a seconda dei gusti personali di ognuno. Questo può essere portato in casa o tenuto all'aperto, e viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale (spesso nel giorno dell'Immacolata concezione dell'8 dicembre) e rimosso dopo l'Epifania. Soprattutto se l'albero viene collocato in casa, è tradizione che ai suoi piedi vengano collocati i regali di Natale impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti. Nella tradizione milanese l'albero di natale viene preparato però a Sant'Ambrogio, patrono di Milano, il 7 dicembre; mentre nella tradizione barese è allestito a San Nicola, patrono di Bari, il 6 dicembre. L'immagine dell'albero come simbolo della vita ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni.

L'uso moderno dell'albero nasce però secondo alcuni a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, Raekoja Plats, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell'anima gemella. Tradizione poi ripresa dalla Germania del XVI secolo. Ingeborg Weber-Kellermann (professoressa di etnologia a Marburgo) ha identificato, fra i primi riferimenti storici alla tradizione, una cronaca di Brema del 1570, secondo cui un albero veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. La città di Riga è fra quelle poi che si proclamano sedi del primo albero di Natale della storia (vi si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il "primo albero di capodanno" fu addobbato nella città nel 1510).

Precedentemente a questa prima apparizione "ufficiale" dell'albero di Natale si può però trovare anche un gioco religioso medioevale celebrato proprio in Germania il 24 dicembre, il "gioco di Adamo e di Eva" (Adam und Eva Spiele), in cui venivano riempite le piazze e le chiese di alberi di frutta e simboli dell'abbondanza per ricreare l'immagine del Paradiso. Successivamente gli alberi da frutto vennero sostituiti da abeti poiché questi ultimi avevano una profonda valenza "magica" per il popolo. Avevano specialmente il dono di essere sempreverdi, dono che secondo la tradizione gli venne dato proprio dallo stesso Gesù come ringraziamento per averlo protetto mentre era inseguito da nemici. Non a caso, sempre in Germania, l'abete era anche il posto in cui venivano posati i bambini portati dalla cicogna. L'usanza, originariamente intesa come legata alla vita pubblica, entrò nelle case nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già pratica comune in tutte le città della Renania. L'uso di candele per addobbare i rami dell'albero è attestato già nel XVIII secolo.

Per molto tempo, la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno, mentre era meno diffusa nelle regioni germaniche più a sud, dove i cattolici lo consideravano un uso protestante. Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, a contribuire alla sua diffusione negli anni successivi. A Vienna l'albero di Natale apparve nel 1816, per volere della principessa Henrietta von Nassau-Weilburg, ed in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orléans. Nei primi anni del secolo inoltre in Svizzera e Germania si iniziò a produrre e a commerciare gli alberi di natale, che divennero così parte del consumismo. Un contributo decisivo alla sua diffusione venne anche dalla Gran Bretagna: a metà del XIX secolo, infatti, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, marito della regina Vittoria, date le sue origini germaniche volle introdurre nelle proprie residenze l'uso a lui familiare dell'albero di Natale; la novità si estese presto come una moda in tutto il Regno Unito, e da lì a tutto il mondo anglosassone.

In Italia la prima ad addobbare un albero di Natale fu la regina Margherita nella seconda metà dell'Ottocento al Quirinale, e da lei la moda si diffuse velocemente in tutto il paese: non a caso l'albero di Natale è una delle poche tradizioni straniere ad essere arrivate in Italia prima della sua diffusione, di tipo più consumistico, del secondo dopoguerra. Nei primi anni del Novecento gli alberi di Natale hanno conosciuto un momento di grande diffusione, diventando gradualmente quasi immancabili nelle case dei cittadini sia europei che nordamericani, e venendo a rappresentare il simbolo del Natale probabilmente più comune a livello planetario. Nel dopoguerra il fenomeno ha acquisito una dimensione commerciale e consumistica senza precedenti, che ha fatto dell'albero di Natale un potenziale status symbol e ha dato luogo, insieme alle tradizioni correlate, alla nascita di una vera e propria industria dell'addobbo natalizio.

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