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Rinasce il chiosco sulle mura: "Home" e "Al Botegon" danno vita al Bistró

Giovedì sera in 600 alla vernice. I titolari: "La mattina frullati bio per i runner, a mezzogiorno pranzi per le famiglie, la sera aperitivi per i giovani e dog bar tutto il giorno. Ma non solo drink e musica, sarà uno spazio di arte, stile e salute"

TREVISO Il momento era atteso da mesi, da quando il Comune di Treviso aveva concesso in gestione lo spazio sulle mura ai titolari di due storiche attività trevigiane: l’Home Rock Bar e il Botegon. Unendo le loro forze, hanno fatto nascere “Bistró sulle Mura”, uno spazio presentato il 2 febbraio in una suggestiva serata organizzata all’interno dell’ex Israa di Borgo Mazzini. Erano presenti addetti ai lavori, professionisti dell’intrattenimento, artisti, musicisti, imprenditori e giornalisti. In tutto seicento persone, quelle che sono riuscite ad ottenere lo speciale invito alla serata.

Per l’occasione, l’ex Israa è stata arredata e ambientata con quello che sarà il mood del locale, con candele e luci soffuse. Al primo piano, una mostra del noto artista e autore satirico Beppe Mora, che con opere ispirate agli anni Trenta e Quaranta, quelli del Futurismo, ha illustrato la linea stilistica e artistica che avrà il nuovo spazio sulle Mura, che in questi giorni è un cantiere aperto in attesa di venire inaugurato ufficialmente a marzo. Al piano sotterraneo, invece, ecco una performance di musica  elettronica e jazz, che ha accompagnato cocktail innovativi.

“Questa è la prima di una serie di incontri che spiegheranno quello che accadrà sulle Mura nei prossimi anni dopo un periodo di abbandono”, dicono Amedeo Lombardi, titolare di Home Rock Bar e Alessandro Arboit, titolare dell’Antica Osteria al Botegon. “Abbiamo realizzato un punto di ritrovo per la città, che seguirà i ritmi vitali della gente, dal mattino alla sera, valorizzando il centro storico a partire da uno scorcio paesaggistico tanto bello e suggestivo”.

In che modo? Il Bistró si muoverà su cinque filoni chiari: musica, stile, arte, salute e ristoro. Innanzitutto, grazie allo stile pensato dagli architetti Alberto Marton e Marco Piovesan. “Dalla progettazione per Bistró nasce Cubico – dicono - un elemento dalla forma essenziale. Se nel periodo invernale si presenta come un monolite in acciaio cor-ten, con il passare delle stagioni si trasforma in geometrie variabili, fino ad arrivare alla stagione estiva, dove raggiunge la sua massima apertura  in perfetta osmosi con il contesto urbano”.

Dal punto di vista musicale, la scelta è spiegata da Andrea “Zen” Zanata, direttore artistico di Home Festival e della programmazione di Home Rock Bar. “Abbiamo deciso di proporre performance e una rassegna musicale – dice – valorizzando uno stile rilassato, calmo, che si ispira all’elettronica, alla classica e al jazz, quella che si accompagna alle chiacchiere da aperitivo o ad una serata di tendenza”.

Bistrot

Un sound che si coniugherà con le immagini e l’arte di Mora. Ecco come l’artista descrive il suo lavoro: “Questa cosa non aveva un nome, né una identità. Ora è Bistró, un luogo innanzitutto dell'immaginario, un immaginario che non guarda oltre. Ammicca al passato, alla grande tradizione cartellonistica italiana: Fortunato Depero, Leonetto Cappiello e Marcello Dudovich. Un progetto visionario che vuole omaggiare Ferdinando Salce, nato a venti passi da qui, che nella sua vita, tra Belle Époque e la "moderna" reclame, ha collezionato venticinquemila manifesti, la più grande collezione al mondo”.

C’è poi il segmento del fitness. “Le domeniche mattina proporremo una ginnastica posturale che si chiama YogaFlex”, spiega il presidente della Play Fit di Villorba, Luca Seno. Saranno le domeniche mattina dei trevigiani in una zona già battuta dai runner e da chi ama lo stile salutare all’aria aperta. Incalza Seno: “Un programma di esercizi in grado di scoprire le zone del corpo rigide e dolorose e di verificare se l’immagine che si ha del corpo è reale o distorta. Una ginnastica che porta ad acquisire la capacità di controllo e a migliorare la postura. Si avvale dei principi delle scuole di Bob Anderson, Mezières, Backschool, Souchard e Pilates”.

Infine, il cuore pulsante di tutto il Bistró sarà però il “ristoro”, cucina e bevande ispirate allo stile italiano di un tempo. Elegante, raffinato, elitario e allo stesso tempo semplice e gustoso. Ci sarà anche un “dog bar” aperto per gli amici a quattro zampe. “A partire dal sorgere del sole, con le colazioni coi frullati biologici, fino agli aperitivi tipicamente italiani – chiude il barista Massimo Da Ros - passando per le nostre offerte per il pranzo, per la cena e i vostri banchetti, ai miscelati a tutte le ore, proseguiremo fino al calar del sole e anche oltre. La nostra missione? Allietare chiunque cerchi ristoro”.

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