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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Da stand nella fiere a negozio: apre a Treviso "Gvintage"

I proprietari Giada di Cosimo e Stefano Papandrea: "Quando un oggetto diventa iconico, non passa mai di moda: semplicemente la riscrive"

TREVISO Lunedì 1 ottobre apre a Treviso GVINTAGE, il nuovo negozio dove la Storia si spiega attraverso gli stili e le tendenze più amati di sempre. L'atelier nomade di Giada di Cosimo e Stefano Papandrea trova finalmente casa in via San Francesco 24, in centro storico. La festa d'inaugurazione è in programma domenica 30 settembre alle 18:30, con la collaborazione del Dump. Gvintage è un brand molto noto tra i cultori italiani del vintage: da quasi dieci anni, infatti, la passione di Giada e Stefano si traduce in studio e ricerca di quei marchi, capi di abbigliamento e accessori che hanno rivoluzionato i costumi, diventando la moda per i decenni a venire. In particolare, Gvintage seleziona e propone abiti e accessori vintage da fine '800 in poi: un'accurata selezione femminile, con accessori dal design iconico (borse griffate, occhiali, orologi), ed una preziosa preferenza per l'universo maschile in tutte le sue espressioni.

Nel corso del tempo, le collezioni di Giada e Stefano hanno conquistato un posto nei più importanti appuntamenti fieristici del settore: il Future Vintage Festival di Padova, dove nel 2016 Gvintage ha esposto la sua collezione di abbigliamento da lavoro dei primi del '900; la Vintage Selection di Firenze, in concomitanza con Pitti Uomo e Pitti Filati; il Next Vintage di Belgioioso, nei pressi di Pavia. Si tratta di appuntamenti imperdibili per i ricercatori delle case di moda di tutto il mondo: tra le intuizioni del passato trovano sempre più spesso lo stile del futuro. «È vero: non posso fare nomi ma alcune recenti collezioni di grandi griffe presentano elementi in comune con i pezzi che abbiamo scovato ed esposto nelle fiere – confessa Giada – Nessun problema: per noi è solo motivo di grande soddisfazione, conferma che stiamo lavorando sodo e bene».

Dietro a questi primi, importanti riscontri c'è dunque un appassionato lavoro di ricerca e selezione: «Per noi, riscoprire tessuti, linee e fitting del passato ha un che di irresistibilmente romantico e misterioso. Per ogni pezzo ritrovato cerchiamo di scoprirne la storia, ed il ruolo che rivestiva in un contesto passato. Perché quando un oggetto diventa iconico, non passa mai di moda: semplicemente la riscrive». «Una volta abiti e oggetti venivano scelti con attenzione, c'era rispetto e ammirazione per chi li aveva creati, ci si prendeva cura di ciò che veniva conquistato, più che acquistato – aggiunge Stefano – Riuscire a trasmettere questo valore dell'unicità, l'estrema qualità del tessuto e della manifattura, nonché la contemporaneità di un capo o di un oggetto ci rende orgogliosi. Un esempio: il baule da viaggio "Gucci" del 1936. È un pezzo estremamente raro, di manifattura e fascino unici. Non a caso è stato acquistato dal Museo Gucci di Firenze. Proporre un pezzo vintage è molto diverso dal vendere un capo prontomoda: è unico, molto spesso si tratta di un abito sartoriale, studiato appositamente per la persona che doveva indossarlo; la sua ricchezza sta proprio nella storia della sua confezione e dell'uso per il quale era stato concepito. Questa continua ricerca è estremamente emozionante, ci contamina ogni giorno, alimenta la passione per il nostro lavoro». Il negozio è costituito di uno spazio di 60m2 , con due ambienti distinti per l'uomo e per la donna. Giada e Stefano rivelano che l'idea di aprire un punto vendita stabile a Treviso è maturata “perché i trevigiani hanno molto gusto, curiosità e ricerca di stile fuori dai soliti schemi. Anche più di quanto non si pensi”.

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