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"Quando scoppia la pace": a Vittorio Veneto arriva il filosofo Umberto Curi

Lunedì 4 giugno, al museo della Battaglia andrà in scena il primo appuntamento degli incontri del Centenario. Il famoso filosofo italiano parlerà di guerra, pace e utopia

VITTORIO VENETO Una grande occasione di indagine e confronto quella che si aprirà con la conferenza del professor Umberto Curi lunedì 4 giugno alle 20:30 presso il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto e che andrà a inaugurare il ciclo di conferenze dedicato al Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, nel luogo divenuto simbolo dell’ultima battaglia, della vittoria e finalmente della pace raggiunta.

Fino al 4 novembre, insieme al ricco programma di eventi significativamente intitolato “1918. Quando scoppia la pace”, si susseguiranno infatti una serie di conferenze che intendono offrire un’ampia riflessione sul tema della pace e del rapporto tra conflitto e pacificazione in differenti ambiti - filosofia e politica, storia, geopolitica, economia, arte, informazione - affidata a grandi personalità del mondo della cultura. Umberto Curi sarà il primo, ma a seguire, fino alla pausa di agosto, interverranno a Vittorio Veneto anche lo storico Franco Cardini (21 giugno), e l’economista Innocenzo Cipolletta (4 luglio). Fitto sarà il cartellone da settembre al fatidico 4 novembre. Quello della pace è certamente uno dei concetti più antichi e profondi in senso antropologico, passato poi -  per ulteriore estensione semantica - dal campo sociologico o politico a quello individuale in senso spiccatamente psicologico. Di tutti questi aspetti si occupa proprio la filosofia, materia di riflessione di Umberto Curi, professore emerito dell’Università di Padova dove è stato anche Preside del Dipartimento, e docente di Storia della Filosofia presso l’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano.

Un affascinante e attualissimo punto di osservazione sui temi di guerra e pace quello proposto da Curi, che ha spesso sottolineato di voler slegare il concetto di “pace”  dal termine “utopia”. Molte le pubblicazioni del filosofo relative ai concetti di “guerra” e di “pace”, che assumono con Curi una distaccata e moderna versione eraclitea, dove la guerra è solo pensata e analizzata per dare vita a una cultura della pace. Dall’esperienza del passato queste riflessioni possono giungere al presente, investendo per esempio il tema del terrorismo, con cui il mondo globalizzato si scontra ormai ogni giorno, conseguenza e causa di nuovi e diversi conflitti, spesso ideologici, che contrastano la pacificazione. Attesissimo dunque l’appuntamento con Umberto Curi, capace di incantare aule di studenti e grandi platee.

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