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Cronaca

Abusa della figlia della compagna, sotto accusa anche la madre

Una trentenne e il suo compagno sono finiti sotto processo per violenza sessuale in concorso nei confronti di una bambina di 7 anni, figlia di lei. La madre della piccola non avrebbe messo in salvo la figlia dall'uomo

Violentata dal patrigno senza che la madre alzasse un dito per proteggerla. E' l'orrore subito da una bambina di appena sette anni. A denunciare le violenze il padre della piccola, che si è costituito parte civile.

I fatti risalgono al 2010, quando la piccola aveva sette anni, e il processo si terrà il prossimo 16 aprile, a porte chiuse. Imputati la trentenne, madre della vittima, e il compagno con cui vive dopo la separazione dal marito, accusati di violenza sessuale in concorso ai danni di minore.

Secondo l'accusa teatro delle violenze sarebbe la casa che madre e patrigno condividevano. Improvvisamente il padre della bambina aveva riscontrato un cambiamento nel comportamento della figlia: era divenuta più introversa e assunto atteggiamenti strani, che aumentavano quando si trovava a casa della madre.

E' stata proprio la piccola ha rivelare al padre l'orrore subito: carezze proibite, nelle parti intime, quando rimaneva a casa da sola con il patrigno. Abusi dei quali, secondo l'accusa, la madre della bambina non poteva non essere a conoscenza. Ciononostante la donna non avrebbe fatto nulla per salvaguardare la figlia e sottrarla alle violenze.

Per questo sono stati denunciati sia l'uomo che la compagna e rinviati a giudizio. Il giudice ha sentito anche la piccola vittima, in un incidente probatorio che è stato videoripreso e che ha convinto gli inquirenti della veridicità delle dichiarazioni della bambina.

La trascrizione dell'incidente probatorio sarà riprodotta nel corso della prossima udienza, il 16 aprile 2013. Data in cui, probabilmente, i giudici pronunceranno la loro sentenza.

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