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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Susegana

Electrolux, c'è l'accordo: niente licenziamenti nè delocalizzazione

Il vertice sul futuro dell'azienda si è concluso giovedì a Palazzo Chigi. Electrolux annuncia investimenti fino a 150 milioni di euro

SUSEGANA — Nove mesi di trattative, scioperi a oltranza e blocchi stradali, ma Electrolux è salva. L’intesa è stata raggiunta giovedì a Palazzo Chigi ed è frutto di un importante accordo tra i vertici dell’azienda, i sindacati e le istituzioni.

COSA PREVEDE L’ACCORDO Non ci saranno licenziamenti e nemmeno esuberi. Questo è quanto stabilito dalla trattativa. Improbabile anche un’eventuale delocalizzazione nell’Europa dell’Est, come aveva annunciato la stessa azienda pochi mesi fa. La produzione continuerà in Italia nei quattro stabilimenti di Susegana, Solaro, porcia e Forlì.

INVESTIMENTI Innovazione e solidarietà sono le parole chiave dell’accordo. Electrolux, infatti, ha annunciato 150 milioni di euro di investimenti che punteranno per due terzi soprattutto al rinnovo dell’azienda. Un’altra fetta, invece, servirà per servirsi di strumenti di solidarietà che andranno a evitare licenziamenti. 

IL COMMENTO "L'accordo raggiunto tra sindacati ed Electrolux è davvero una buona notizia. Conferma che la multinazionale vuole restare in Italia, e lo dimostra impegnandosi ad investire per rafforzare la propria competitività nel medio periodo, come mi avevano assicurato il responsabile degli stabilimenti europei dott. Ernesto Ferrario e il responsabile relazioni esterne Marco Mondini nel corso di un incontro alla Camera alla fine di marzo". Lo afferma Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd. "Penso – aggiunge - che tutti in questa vertenza abbiamo fatto la loro parte, istituzioni, sindacati ed azienda consapevoli dell'importanza della sfida per il Paese. “L'azienda - precisa la deputata del Pd - ha preso atto della volontà del Governo italiano di difendere un asset produttivo strategico anche con la disponibilità ad intervenire attraverso lo strumento della decontribuzione dei contratti di solidarietà per una percentuale del 35% che oggi è legge grazie al voto di conversione alla Camera del decreto legge n. 34, in cui sono stati stanziati dal Parlamento a tal fine per il 2014 15 milioni di euro. I sindacati hanno difeso siti e posti di lavoro attraverso una serie di velocizzazioni per consentire un aumento della produttività". Secondo l’on. Rubinato “l'accordo raggiunto garantisce sostenibilità alla produzione in Italia nel breve e medio periodo e quindi rassicura sulle prospettive future, specie per il sito di Susegana in considerazione del tipo di prodotto” . “Attenzione però – avverte la deputata - non ci si può cullare sugli allori per non ritrovarci nel 2018 nella medesima situazione critica. Perciò bisogna mettere in campo da subito le riforme strutturali necessarie a dare competitività al sistema Paese e una strategia di politica industriale per la filiera della domotica, ovvero della 'casa intelligente' in cui inserire l'elettrodomestico come produzione ad alto valore aggiunto del nostro manifatturiero".

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