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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Monastier di Treviso

Regione Veneto e Texa: un binomio a fianco di giovani e impresa

Il Governatore Zaia:"Potremmo essere la Silicon Valley,invece siamo nel Veneto".L'intesa,firmata anche con l'Ufficio Scolastico,diventa ora realtà

MONASTIER - Nuovi percorsi formativi e professionalizzanti, formazione continua lungo l'arco di studi, riqualificazione della qualifica lavorativa già in possesso e stage aziendali: queste le grandi novità di un accordo plurilaterale che la Regione Veneto ha firmato di concerto con l'azienda trevigiana Texa e l'Ufficio Scolastico regionale, una reale opportunità per i giovani di oggi, sempre più lanciati verso carriere altamente specializzate e che ora, grazie al programma "Texaedu" messo a punto nell'intesa, potranno essere affiancati durante tutto il loro percorso di studio da una delle aziende leader sul territorio della Marca e non solo.

Si apre quindi per gli studenti veneti una nuova prospettiva di formazione professionale ad altissimo livello, grazie ad un Protocollo d’Intesa siglato giovedì dalla Regione del Veneto, con il Presidente Luca Zaia e l’Assessore al Lavoro Elena Donazzan, dall’Ufficio Scolastico regionale con la Direttrice Daniela Beltrame, e dalla Texa Spa, Azienda leader mondiale in Tecnologie Elettroniche per l’Automotive, con il suo Presidente e Fondatore Bruno Vianello. “Potremmo essere a Silicon Valley, a Detroit o a Stoccarda – ha detto con orgoglio Zaia, e invece siamo a Monastier, in provincia di Treviso, nel cuore del Veneto produttivo nel solco della modernità. Da qui, grazie alla disponibilità di Texa che mette a disposizione dei giovani veneti il suo progetto formativo Texaedu e alla voglia di fare squadra tra i sottoscrittori dell’accordo, parte un’occasione straordinaria di formazione professionale a livello mondiale per i nostri ragazzi”.

Grazie al nuovo Protocollo, a partire dal primo settembre prossimo, Texa entrerà a pieno titolo nel sistema di formazione professionale del Veneto, mettendo a punto specifici programmi formativi e professionalizzanti riservati agli allievi degli organismi di istruzione e formazione professionale e degli istituti di istruzione prescelti; offrendo la propria collaborazione per definire percorsi professionalizzanti  rivolti agli alunni ma anche, in un’ottica di formazione permanente, ai tecnici già operanti nel settore della riparazione automotive per formare e riqualificare operatori e tecnici da inserire nei diversi settori d’impiego dell’industria automobilistica, con riguardo particolare a quello della riparazione. Saranno anche forniti supporti ai docenti e percorsi di alternanza scuola-lavoro per gli studenti attraverso la rete Texa in Italia in base alla disponibilità delle officine che potranno accordarsi localmente con gli Istituti interessati.

Collaborando con la Regione e l’Ufficio Scolastico – ha detto il Presidente di Texa Bruno Vianello – condividiamo una necessità assoluta, e cioè che i giovani possano ricevere un’istruzione moderna ed essere subito utili e propositivi per il mondo dell’impresa. Oggi mettiamo a disposizione dei giovani veneti un nuovo patrimonio di conoscenza che permetterà loro di essere subito competitivi sul mercato dl lavoro”. “Ciò che ha detto Vianello – ha tenuto a rimarcare l’Assessore Donazzan - è esattamente quello che stiamo costruendo con il modello veneto della formazione, ed è purtroppo quello che manca totalmente nel documento nazionale sulla buona scuola, dove della formazione non si fa nemmeno un cenno in centinaia di pagine. La buona scuola di Renzi serve a poco se non diventa buona scuola utile – ha aggiunto Donazzan – come la formazione di altissimo livello che metteremo in campo con questo accordo”.

“E’ un segnale forte che diamo – ha detto poi Zaia – ai 19.500 ragazzi veneti del mondo della formazione, letteralmente abbandonati dal Governo, in un momento storico nel quale, invece, le aziende devono investire nella rinazionalizzazione dopo un lungo periodo di delocalizzazione che oramai ha fatto il suo tempo e non è più conveniente, né dal punto di vista economico, né da quello delle professionalità. Non è certo un caso – ha concluso Zaia – se i più grandi marchi mondiali dell’automobile vengono qui in Veneto, alla Texa, a chiedere progetti e ricerca”.

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