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Cronaca

Adesione piena alla iniziativa contro l’osteoporosi

Una giornata e mezza di visite specialistiche ed esami di diagnostica (densitometria ossea, con apparecchiatura DEXA) a titolo gratuito per le pazienti del territorio, distribuita nelle tre sedi di Treviso, Conegliano e San Donà di Piave

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

Si è conclusa venerdì a San Donà di Piave l'iniziativa avviata dal Centro di Medicina, che ha aderito alla giornata mondiale contro l'osteoporosi (la giornata cade il 20 ottobre). Una giornata e mezza di visite specialistiche ed esami di diagnostica (densitometria ossea, con apparecchiatura DEXA) a titolo gratuito per le pazienti del territorio, distribuita nelle tre sedi di Treviso, Conegliano e San Donà di Piave.

"L'iniziativa è stata accolta con gradimento dalle pazienti, tutte donne, che hanno usufruito del servizio gratuitamente. E' stato molto apprezzato il fatto di aver ripetuto l'iniziativa nelle diverse sedi, agevolando gli spostamenti - spiega l'amministratore delegato, Vincenzo Papes - visto l'esito dell'iniziativa siamo certi che sarà ripetuta anche il prossimo anno, arricchita di nuovi contenuti e servizi per dare ancora più enfasi alla lotta contro l'osteoporosi. Ringrazio i medici, i tecnici ed il nostro personale interno che l'hanno resa possibile".

Grazie alla presenza di un'apparecchiatura di ultima generazione (la Densitometria Ossea DEXA), il Centro di Medicina effettua ogni anno circa 2.500 esami l'anno per la diagnosi dell'osteoporosi.

"Un paziente affetto da osteoporosi ha le ossa più deboli. Le fratture più frequenti sono quelle vertebrali. Molte volte, ovvero nella metà dei casi, le pazienti non sanno di averle. Se ne accorgono, per l'appunto, facendo una radiografia o una densitometria. Per questo è fondamentale la prevenzione, soprattutto se lo stile di vita o la familiarità ci danno indicazioni importanti sulle probabilità di rischio - spiega il dottor Claudio Dotta (IN FOTO), endocrinologo, che ha aderito all'iniziativa insieme alla dottoressa Maria Rosa Orlando - Tra le fratture più gravi dobbiamo naturalmente citare quelle del femore, che colpiscono in modo particolare le persone anziane. Spesso comportano un ricovero e il ricorso ad una protesi, con una incidenza sulla mortalità successiva molto elevata. Il 20% di queste pazienti infatti muore entro l'anno. Per questo è fondamentale prevenire questo evento così come il ripetersi dell'evento stesso. Le pazienti già fratturate che non si sono sottoposte a terapia hanno infatti un rischio 5 volte maggiore di fratturarsi una seconda volta".

L'iniziativa si inserisce nelle "Giornate di Prevenzione del Centro di Medicina" per diffondere presso la cittadinanza la cultura della prevenzione ed una corretta informazione sui temi della salute.

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