Aeroporto Canova di nuovo davanti alla Commissione europea

A marzo la notizia che l’Unione Europea stava indagando sui lavori di ampliamento dell’aeroporto “A. Canova”. Ora l’attenzione si sposta sul Parco del Sile.

L’eurodeputato dell’IdV, Andrea Zanoni ha chiesto, con un’interrogazione alla Commissione europea, che “l’UE faccia luce sul taglio degli alberi nel parco del fiume Sile, effettuato per l’ampliamento dell’aeroporto”.

Il sospetto è che, con il disboscamento in una zona protetta Sito d’interesse comunitario, sia stata violatala direttiva “Habitat”. “Ancora una volta – ha spiegato Zanoni in una nota – è stata aggirata la normativa ambientale in vigore per un interesse puramente economico”.

Il Parco, che corre di fianco alla pista dello scalo trevigiano, rappresenta una zona di nidificazione di specie volatili protette. Tuttavia è stato concesso il taglio di numerosi alberi per consentire la sistemazione del radar e l’applicazione delle misure sicurezza per lo scalo.

“Nonostante l'esplicita istruttoria del tecnico del Parco abbia stabilito che l’intervento non fosse conforme al Piano Ambientale vigente e che la Valutazione di Incidenza Ambientale fosse necessaria – si legge nella nota di Zanoni – il 23 novembre 2011 il Direttore del Parco ha comunque autorizzato l'intervento in deroga alle norme del Piano Ambientale”.

Al taglio degli alberi si aggiunge, come denunciato più volte da Dante Nicola Faraoni, presidente del Comitato Aeroporto Treviso, l’impiego di ultrasuoni per allontanare gli animali dalla pista.

Ed è stato proprio il Comitato a sollecitare l’intervento dell’Unione Europea in merito alla questione del Parco, che rappresenta solo uno dei molti problemi connessi all’ampliamento dell’aeroporto. E che rischierebbero di investire anche Treviso, se venisse approvata la proposta di Enac di ripartire i decolli tra Quinto e il capoluogo.

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