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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Affido familiare: modello Ulss 8 sarà esportato in tutta la Regione

Domenica 16 settembre a Montebelluna l'associazione Strada facendo ha organizzato la consueta festa rivolta ai minori ed alle famiglie affidatarie. Presente l'assessore regionale ai servizi sociali, Remo Sernagiotto, che ha indicato l'esperienza dell'Ulss 8 nell'ambito dei minori come modello da imitare

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

L'associazione Strada facendo rinnova il suo appuntamento annuale. Domenica 16 settembre le circa 50 famiglie affidatarie si sono ritrovate presso la Casa famiglia dell'associazione Albatros di Montebelluna.

Per loro è stata l'ennesima occasione – come fanno sovente e con grande intensità – per confrontarsi e riflettere sull'esperienza dell'affido familiare che stanno conducendo all'interno del territorio dell'Ulss 8.

Sono ormai 80 circa i minori che sono affidati a queste famiglie che, dopo un corso di preparazione, accolgono nella loro famiglia per un periodo un minore che la famiglia di origine per motivi diversi non può seguire.

L'affido familiare, come è noto, è seguito dal Centro affido dell'Ulss 8 che è una struttura del servizio di Consultorio familiare diretta dal dottor Pasquale Borsellino.

All'evento non è voluto mancare l'assessore regionale ai servizi sociali, Remo Sernagiotto, che ha confermato l'importanza dell'esperienza vissuta dalla famiglie affidatarie.

“Quello presente nell'Ulss 8 – ha detto – è un modello da esportare in tutta la Regione perché crea benessere a favore dei minori che provengono da famiglie con disagio. Tant'è che proprio in questi giorni la Regione ha pubblicato quattro bandi sulla creazione di reti integrate per i minori che ricalcano il modello dell'Ulss 8”.

Gli ha fatto eco il direttore Pasquale Borsellino che ha affermato: “Il valore aggiunto dell'attività messa in campo nell'Ulss 8 consiste nell'essere riusciti a creare una rete integrata a favore dei minori e che mette assieme i Centri diurni, l'affido familiare, la comunità e le reti di solidarietà, dando ai ragazzi un servizio migliore sia in termini di sostegno che di affettività”.

Ha proseguito gli interventi la dottoressa Bertilla Marin, responsabile del Centro affido, che ha ringraziato tutte le famiglie affidatarie ed i tutori per l'impegno che generosamente offrono a favore dei minori.

Quindi è intervenuto Walter De Bastiani, presidente dell'associazione Strada facendo che è stata fondata nel luglio 2006 e che si affianca al Centro affido e alle famiglie affidatarie per mantenere vivo lo scambio di esperienze ed il confronto tra i diversi genitori affidatari. “E' necessario incontrarsi – ha detto De Bastiani ai genitori e ragazzini affidatari – è bene anche che si sappia il nostro impegno affinché la rete dei volontari cresca e anche perché il decisore politico sappia sostenere al meglio questa iniziativa. L'affido è un fatto sempre meno privato e sempre più comunitario. Le famiglie che accolgono minori mettono a disposizione le loro relazioni familiari per questo progetto e le istituzioni pubbliche ci osservano in questa nostra attività”.

L'incontro si è svolto presso l'associazione Albatros dove la dottoressa Debora Corazzin ed il fisioterapista Diego Caverzan, genitori di sei figli, accolgono sette minori, grazie anche all'aiuto di enti volontari e due educatori dell'Ulss 8.

Una Casa famiglia allargata e accogliente; un progetto di comunità che, come ha tenuto a sottolineare Caverzan, si realizza anche attraverso il continuo confronto e scambio con i professionisti del Consultorio familiare. “Grazie a loro – ha detto Caverzan - ci sentiamo tranquilli proprio perché abbiamo una struttura alle spalle”.

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