REFRONTOLO — Tutte persone che stavano trascorrendo una serata in compagnia. Che avevano scelto una festa tradizionale, che si stavano divertendo con le loro famiglie. Nessuno immaginava che potesse accadere una tragedia simile. Un dramma che ha lasciato sconvolta tutta la provincia di Treviso. Quattro persone che hanno perso la vita mentre passavano una serata alla sagra del paese accanto al Molinetto della Croda, storico luogo trevigiano. La Festa degli Omeni non sarà mai più la stessa, quell’area così indimenticabile e visitata porterà alla mente per sempre il disastro di sabato 2 agosto. Quegli uomini che hanno perso la vita sono stati trascinati da un’onda nera di acqua e fango.

Alluvione, le foto dall'elicottero

LUCIANO STELLA Aveva 50 anni, abitava a Poeve di Soligo ed era molto noto in paese per la sua attività di gommista. Era sposato, due figli e si trovava alla Festa Degli Omeni insieme ai suoi amici che invece sono riusciti a sopravvivere.

FABRIZIO BORTOLIN Anche lui in compagnia degli amici, ha perso la vita a 48 anni. Da poco aveva avuto un figlio, abitava a Santa Lucia di Piave. I soccorritori hanno recuperato il suo corpo trascinato dalla furia dell’onda. La moglie aveva lanciato l’allarme al Commissariato di polizia non vedendolo rientrare a casa.

MAURIZIO LOT Aveva 52 anni, faceva l’operaio e abitava a Farra di Soligo. Molto attivo in paese, collaborava con la Pro Loco di Refrontolo. Era stato uno dei volontari che si erano occupati di allestire il tendone per la sagra. Lo stesso tendone che per lui si è rivelato purtroppo fatale.

GIANNINO BREDA Era un ex falegname e viveva a Falzè, una località di Sernaglia della Battaglia. Sembra che si astato trascinato dall’acqua mentre tentava di trattenersi su un albero. Non si trovava all’interno del tendone, ma vicino alla sua auto.