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Cronaca Refrontolo

Valanga d'acqua e fango travolge la festa a Refrontolo, quattro morti

4 le persone che hanno perso la vita, travolte dall'onda di acqua e fango. I pompieri sono intervenuti con trenta uomini da tutta la provincia

REFRONTOLO — Quattro morti e decine di feriti. Doveva essere una serata di festa ma si è trasformata in un incubo. Una valanga d’acqua e fango ha letteralmente travolto la struttura in cui si stava svolgendo la festa e anche la zona nelle vicinanze. La tragedia è accaduta intorno alle 22 nei pressi del Molinetto della Croda, poco dopo l’arrivo di un violento temporale in zona che in pochi minuti ha alzato in maniera smisurata il livello dei corsi d’acqua.

Alluvione a Refrontolo

LE VITTIME Quattro le persone che hanno perso la vita, travolte dall’onda di acqua e fango. I vigili del fuoco sono intervenuti con trenta uomini da tutta la provincia e in prima battuta con una decina di mezzi, poi supportati dai cinofili e dai sommozzatori di Venezia e dai tecnici. Hanno operato a Segusino, Refrontolo, Tarzo e Vittorio Veneto. I pompieri sono riusciti a trovare alcuni dei dispersi, quattro persone per cui non c’era più niente da fare. Le vittime sono: Fabrizio Bortolin, di 48 anni residente a Santa Lucia di Piave; Luciano Stella, di 50 anni di Pieve di Soligo; Maurizio Lot, di 52 anni di Farra di Soligo; Giannino Breda, di 67 anni residente a Falzè di Piave.

FERITI E FRANE Sono stati registrati anche numerosi feriti, due dei quali in gravi condizioni sono stati trasportati all’ospedale di Treviso Ca’ Foncello. Le forze dell’ordine sono state impegnate tutta la notte. I vigili del fuoco sono intervenuti anche a Rolle, vicino a Cison, per una frana che bloccava il rientro a casa di 150 persone e da alcuni allagamenti all'interno di abitazioni.

Anche le squadre del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane hanno effettuato sopralluoghi lungo le sponde del torrente Lierza, per assicurarsi che non ci siano altre persone coinvolte dall'esondazione. Dalle 21.55 di sabato alle 4.45 di domenica mattina, 57 soccorritori delle Stazioni di Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Belluno, Alpago e Longarone e la Stazione speleo Veneto Orientale sono intervenute a seguito dell'allarme. A seguito della improvvisa tempesta di pioggia che ha investito la zona del Molinetto della Croda, la passerella e il ponte soprastanti hanno fatto da tappo con il materiale accumulato, per rilasciare in un attimo tutta l'acqua, che si è riversata nello spiazzo a lato della strada, sul parcheggio e sul tendone dove si stava svolgendo una festa con oltre cento persone.

La maggior parte dei presenti è riuscita a mettersi in salvo, ma chi si trovava sotto la struttura, crollata, è stato trascinato a valle. Il Soccorso alpino si è messo subito a disposizione delle forze dell'ordine presenti, carabinieri e vigili del fuoco. È stato deciso quindi di suddividere in 4 tronconi l'asse del Lierza e di perlustrarlo con calate su entrambe le scarpate. Un primo corpo senza vita è stato trovato alle 22.40 e recuperato. Successivamente i soccorritori hanno rinvenuto altre tre persone senza vita. Una volta ottenuto il nulla osta dalla magistratura, hanno provveduto alla rimozione dei corpi, trasportandoli al centro di raggruppamento e coordinamento del Suem. Domenica  mattina non appena il tempo si è rasserenato dopo un'altra pericolosa scarica di acqua caduta alle 6, le squadre del Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane sono scese nuovamente lungo le sponde per scongiurare la presenza di altre persone, sebbene non risultassero ulteriori assenze.

I FERITI Riguardo ai 2 feriti tutt’ora ricoverati dalla notte scorsa all’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso in seguito all’alluvione di Refrontolo, la Direzione sanitaria dell’Azienda Ulss ha reso noto che uno dei pazienti - ricoverato in Terapia intensiva con pluritraumatismi – nella giornata di domenica è stato sottoposto  a intervento chirurgico ortopedico. I parametri vitali sono sotto controllo clinico e rimane in prognosi riservata. L’altro – già ricoverato in Medicina d’Urgenza  per una profonda ferita lacera all’arto inferiore destro – è stato anch’egli sottoposto ad intervento chirurgico. Alla conclusione dell’intervento è stato trasferito in Terapia Intensiva. Anche in questo caso i parametri vitali sono sotto controllo e il paziente rimane in prognosi riservata.

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