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Cronaca

Nutrie in città, manifesto degli animalisti contro Giancarlo Gentilini

I militanti di Centopercentoanimalisti della Marca hanno colpito ancora. Destinatario di uno striscione il pro-sindaco Giancarlo Gentilini, che aveva invocato l'intervento dei cacciatori contro le nutrie in città

Contro le nutrie, che sembrano aver invaso la città, è sceso in campo il vicesindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, con il suo personalissimo piano: sparare a vista.

Nei giorni scorsi lo "Sceriffo" ha invocato l'intervento dei cacciatori, affinché sparino ai castoridi, proliferati a dismisura, e li sterminino.

Dichiarazioni non ben digerite dal gruppo Centopercentoanimalisti, che un paio di giorni fa avevano affisso un maxi striscione ai cancelli della Mayer Braun Deutschland di Massimo Donadon, sempre riguardante le nutrie.

Nella notte tra giovedì e venerdì un altro manifesto gigante è apparso nella Marca, stavolta nel capoluogo: all'entrata di Ca' Sugana.

"Gentilini giù le mani dalle nutrie", recita lo striscione degli animalisti.

"Ogni tanto Giancarlo Gentilini - si legge in un comunicato dell'associazione - sente il bisogno di far sapere che è ancora vivo. E lo fa con la sua nota signorilità, dando alla stampa dichiarazioni che, se fatte da chiunque altro, verrebbero cestinate come farneticazioni da osteria. Ma Gentilini è un 'personaggio', e le sue fanfaronate trovano eco mediatico".

Per il vicesindaco, osservano gli animalisti, "le nutrie sono aggressive, invasive, una vera calamità. Fin qui niente di nuovo. Ma Genty va oltre, e propone di sparare loro a vista (coi fucili), ovunque si trovino, in campagna e in città. Rievocando il suo passato di Alpino si dice pronto a difendere la Patria dal nemico roditore".

Gentilini, accusa Centopercentoanimalisti, mente sulle nutrie, alimentando "la campagna di odio e disinformazione iniziata anni or sono".

"La nutria - spiegano gli animalisti - è un animale innocuo e socievole, che si trova in Italia non certo per propria scelta. Ma gli stessi che sono i veri responsabili del dissesto del territorio con decenni di malgoverno e cattiva gestione, trovano comodo addossare alle nutrie la colpa di ogni male".

"Le nutrie hanno diritto di vivere libere e tranquille - protestano gli animalisti - come ogni altro animale!"

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