Arrestati due rumeni: erano nella banda dei bancomat clonati
La banda operava ai distributori di benzina Q8 nelle province di Treviso, Padova e Vicenza. Denunciato a piede libero la mente del gruppo
CASTELFRANCO VENETO - I loro obiettivi preferiti per clonare carte di credito erano i distributori di carburante. Dopo mesi di indagini in tutto il Veneto mercoledì sera sono stati arrestati due rumeni appartenenti alla banda che nell'ultimo anno ha clonato decine di carte di credito tra le province di Padova, Treviso e Vicenza.
L'operazione interprovinciale ha avuto una sferzata solo nell'ultimo mese, quando i militari sono riusciti a rintracciare gli stranieri a Castelfranco Veneto dopo diversi appostamenti. A finire in manette D.B. di 31 anni e il quasi coetaneo N.C.H.E (già con condanne a 3 anni e 9 mesi in Spagna) entrambi pregiudicati per reati contro il patrimonio. Entrambi sono stati rinchiusi nel carcere di Padova. E' stato inoltre denunciata a piede libero la mente del gruppo criminoso, B.S.F un esperto informatico e di sistemi di sicurezza 35enne.
Nello specifico, i due rumeni finiti in manette sono stati sorpresi in un distributore Q8 all'interno della circonvallazione di Villafranca Padovana mentre installavano apparecchiature tecnologiche (microcamere, lettori magnetici e microfoni) all'interno delle colonnine per il rifornimento automatico di benzina. Gli stranieri non hanno opposto resistenza e hanno successivamente accompagnato i militari nella loro abitazione di Camisano Vicentino dove sono stati ritrovati un importante parco auto e diversi capi e beni di lusso acquistati probabilmente con i proventi delle loro attività criminose. Sono stati infine sequestrati anche molti materiali informatici e carte d'identità sia italiane che rumene falsificate.