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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Montebelluna

Responsabili di almeno undici furti, chiuso il cerchio sulla banda

I carabinieri di Portogruaro (Venezia) hanno concluso l'indagine Sirene Blu notificando altre due ordinanze di custodia cautelare

VENEZIA Sono ritenuti responsabili di almeno undici furti e la refurtiva di cui erano stati trovati in possesso valeva circa 44mila euro. Risale a questi giorni la notifica da parte dei carabinieri di due ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip della Procura di Pordenone Piera Binotto nei confronti di Ivo P., 43enne di Vicenza per il quale sono stati disposti gli arresti domiciliari e Slobodan M., 27enne di Creazzo, che si trova invece in carcere a Vicenza.

La refurtiva recuperata

Si tratta dell’epilogo delle attività investigative che nelle prime ore del 17 novembre, nell'ambito dell'operazione "Sirene blu", condussero all’arresto in via Giolitti a Montecchio Maggiore di quattro serbi: il 43enne e il 27enne e Alexander L. 31enne di Creazzo e Bojan J., 30enne di Vicenza, ritenuti  responsabili di una vera e propria scia di furti (al momento undici colpi accertati) in danno di esercizi commerciali a cavallo delle province di Verona, Padova, Vicenza, Pordenone e Venezia. Nell’occasione i carabinieri del locale Nucleo Operativo di Portogruaro, aiutati dai colleghi di Montecchio, avevano fermato Ivo P. e Slobodan M. mentre si accingevano a scaricare da una monovolume, poi risultata rubata qualche settimana prima a Montebelluna, diverse casse contenenti flaconi di profumo,  frutto di una spaccata in una profumeria a Saccolongo (padova). Dalla successiva perquisizione, all’interno di un garage loro in uso, era poi saltato fuori un ingente quantitativo di materiale rubato di tutti i tipi che ha costretto i militari di Portogruaro a minuziose ricerche ed indagini al fine di identificare tutti i derubati. Nell’immediatezza, comunque, era stata restituita refurtiva per un valore complessivo di circa 44mila euro tra profumi, capi di vestiario e altro.

Le attività di indagine hanno consentito poi di sottoporre a fermo quali autori in concorso anche Alexander L e Bojan J. Per i rimanenti reati è stata chiesta una  misura cautelare alla Procura di Pordenone emessa qualche giorno fa nei confronti dei primi due, lasciando a piede libero i rimanenti. 

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