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Cronaca Codognè

Scambiato per il colpevole, scagionato dalle impronte digitali

Un 32enne di Vazzola è finito in manette venerdì al posto del fratello gemello, condannato a due anni per violenza sessuale avvenuta nel 2006

CODOGNE' — Sono andati a prenderlo a casa, gli hanno stretto le manette ai polsi ma il colpevole non era lui. Gli investigatori, in realtà, stavano eseguendo un ordine di carcerazione per violenza sessuale nei confronti del fratello gemello, sparito dalla circolazione probabilmente dopo aver fiutato la possibilità di finire in cella.

Il curioso episodio si è verificato venerdì mattina a Codognè. Come racconta la Tribuna, i carabinieri, su esecuzione di un ordine di custodia cautelare per fatti che risalgono al 2006, hanno arrestato un 32enne di Vazzola la cui unica colpa era quella di avere un fratello gemello, il vero colpevole. I tentativi di informare i militari dell’Arma che stavano sbagliando persona si sono rivelati inutili per il 32enne. Le forze dell’ordine, infatti, sospettavano che potesse trattarsi di un modo per cercare di evitare le manette.

Solo più tardi, con l’intervento del legale che aveva seguito l’iter giudiziario, si è fatta chiarezza. Quest’ultimo ha convinto gli inquirenti ha effettuare il test delle impronte digitali al 32enne, che si è quindi rivelato il gemello della persona che sarebbe dovuta finire in carcere. Ora, comunque, è caccia al vero colpevole, che potrebbe già trovarsi all’estero. Sarebbe stato condannato a due anni e sei mesi dopo l’arresto avvenuto a maggio del 2006 quando, insieme ad altre persone, avrebbe cercato di investire una prostituta che era appena stata violentata a Nervesa della Battaglia. 

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