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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Casier / Via Aldo Moro

Ruba un orologio e poi tenta di estorcere denaro alla vittima: arrestato un 30enne

L'episodio è avvenuto giovedì in un parco pubblico di Dosson di Casier. Il ladro, insieme ai suoi amici nigeriani, è stato però catturato prima che si nascondesse alla caserma Serena

CASIER Denuncia a piede libero per furto e arresto per tentata estorsione in concorso, il tutto contornato da qualche giorno di cella in attesa dell'udienza di convalida prevista per la giornata di lunedì. Questo è quanto è andato incontro un 30enne nigeriano, ospite della caserma Serena di Dosson di Casier, nella giornata di giovedì scorso. L'uomo, infatti, è stato protagonista di un furto di un orologio Diesel, del valore di circa 300 euro, in possesso ad un 24enne italiano.

L'episodio, nel dettaglio, è avvenuto all'interno del parco comunale di Dosson nei pressi di via Aldo Moro. Giovedì il 24enne stava difatti chiacchierando con un amico 20enne, anche lui italiano, quando entrambi sono stati avvicinati dal 30enne nigeriano, persona già nota in zona. Qui, tra una battuta e l'altra, il trio ha iniziato a parlare di orologi e l'africano, dopo essersi levato il suo e aver indossato quello del 24enne per 'provarlo', si è poi dato improvvisamente alla fuga senza dare la possibilità alla vittima di poterlo rintracciare nell'immediato. 

Nella giornata di sabato, però, il 24enne ha fortunatamente notato il ladro aggirarsi nei pressi di via Pindemonte e, con la scusa di salutarlo, si è avvicinato a lui richiedendo la restituzione di quanto sottratto due giorni prima. A quel punto però il nigeriano, fiutando l'affare, ha proposto al giovane di pagare 50 euro per riavere l'orologio in un secondo momento, un'idea che è stata subito accettata di buon spirito dalla vittima del furto che, in aggiunta, ha successivamente proposto di ritrovarsi qualche minuto dopo proprio nello stesso punto per fare lo scambio.

All'ora dell'appuntamento il 30enne nigeriano, poco sicuro delle intenzioni della controparte, si è però fatto trovare in compagnia di tre connazionali molto giovani, di cui forse uno in possesso di un coltello. A quel punto, capita la 'malparata', il 24enne ha deciso di contattare le fore dell'ordine fingendo di chiamare la moglie per farsi consegnare il denaro necessario per riavere l'orologio rubato. Un'azione che ha però innescato il 'fuggi fuggi' del gruppetto di stranieri, insospettito dal tono di voce del giovane, che è stato poi intercettato poco dopo da una volante nei pressi della caserma Serena. Qui, una volta ricostruiti i fatti e riconosciuti i partecipanti (eccetto uno), la polizia ha tratto in arresto sia il 30enne che due complici, ossia il 19enne E.T. e il 20enne N.A., tutti nigeriani, senza precedenti alle spalle e in italia (ospiti della Serena, n.d.r.) come richiedenti asilo dal 2017, anche se ora si trovano in carcere in attesa di giudizio, anche loro per tentata estorsione in concorso.

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