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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Asolo

Asolo entra nell'Associazione Nazionale Città dell'Olio

Il sindaco Migliorini: "Un iter durato più di un anno con l'ottenimento della DOP, la mappatura di oltre 20 mila olivi, il monitoraggio e censimento di oltre 300 ulivi ultra secolari, lo studio genetico dell'oliva che ha portato alla certificazione della varietà asolana"

ASOLO L’Associazione Nazionale Città dell’Olio con sede nel Comune di Monteriggioni (Siena), che annovera 332 Enti Pubblici uniti per la salvaguardia dell'olio extravergine d'oliva, s'appresta ad accogliere Asolo, settimana città del Veneto a farne parte, e prima della Provincia di Treviso. L'Associazione riunisce i Comuni, le Provincie, le Camere di commercio, i GAL (Gruppi di Azione Locale) e i Parchi, siti in territori nei quali si producono oli che documentino adeguata tradizione olivicola connessa a valori di carattere ambientale, storico, culturale e/o rientranti in una Denominazione di Origine.

Nello specifico l’Associazione ha tra i suoi compiti principali quello di divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità; tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo; diffondere la storia dell’olivicoltura; garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine, l’organizzare eventi, l’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing mirate alla conoscenza del grande patrimonio olivicolo italiano. Dop ed Igp, diventata ormai un vero e proprio motore economico per i territori a forte vocazione turistica esperienziale. Dalla Lombardia alla Sicilia così come nelle Regioni del Centro Italia sono tantissime le amministrazioni pubbliche che attraverso la rete Città dell’Olio investono nella cura e nella conservazione dei frantoi antichi e tipici, nella costruzione di percorsi ad hoc dedicati alla scoperta dell’oro giallo, con visite guidate al paesaggio ricco di oliveti secolari e degustazioni di Olio Extravergine nei ristoranti e nelle piazze.

“Un iter durato più di un anno – dichiara il Sindaco Mauro Migliorini - con l'ottenimento della DOP, la mappatura di oltre 20 mila olivi, il monitoraggio e censimento di oltre 300 ulivi ultra secolari, lo studio genetico dell'oliva che ha portato alla certificazione della “varietà asolana”, per fare di Asolo una meta turistica multi tematica”. “Asolo Città dell'Olio, che si aggiunge alla Città del Vino – prosegue il Vice Sindaco Franco Dalla Rosa – di cui siamo aderenti da quasi vent'anni. Vino che non è solo il Prosecco Asolo Docg, ma anche le nostre varietà autoctone. Vogliamo tutelare l'ambiente e il paesaggio, proteggendo la biodiversità del territorio e sostenendo le colture eco compatibili e integrate, nel pieno spirito della Citta Slow”.

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